L’AFFARE DELLA COLLANA

Pagina dedicata a un importante episodio della vita della regina Maria Antonietta: l’ Affare della Collana (Affaire du collier) o Scandalo della Collana, il cui processo si svolse dal 1785 al 1786. Gli eventi che portarono allo scoppio dello scandalo ebbero però inizio nel 1784.

Jeanne Valois (nome completo: Jeanne Valois de Saint-Rémy de Valois) era una discendente dell’ex-casa reale dei Valois, sul trono di Francia prima dei Borbone, subentrati nel 1589 con Enrico IV.

Jeanne Valois.

Desiderosa di riacquistare le proprietà di famiglia confiscate per debiti, convinse nel 1784, con la complicità del marito che era il conte Nicolas de La Motte, il ricco e vizioso cardinale de Rohan ad acquistare dal gioielliere Georg Rudolf Boehmer una splendida collana per la regina Maria Antonietta.

Il cardinale de Rohan ambiva alla carica di primo ministro di Francia, ma ciò gli era impedito dall’odio che la regina provava nei suoi confronti. Anni prima, il cardinale era stato ambasciatore a Vienna e si era fatta nemica l’imperatrice Maria Teresa, madre di Maria Antonietta. Per questa ragione, la regina non lo sopportava, sebbene il cardinale sperasse, attraverso ricche elargizioni, di rientrare nelle sue grazie e ottenere il perdono.

Jeanne Valois fece anche credere al cardinale de Rohan di essere un’intima confidente della regina Maria Antonietta, e che questa desiderasse segretamente acquistare la collana di Boehmer, ma che non potesse farlo ufficialmente per non ledere la sua reputazione agli occhi della cittadinanza francese, che già provava del risentimento nei suoi confronti a causa delle sue spese inutili ed eccessive.

Il cardinale de Rohan.

Jeanne Valois fece scrivere alcune lettere al cardinale de Rohan facendogli credere che fossero scritte da Maria Antonietta, convincendolo addirittura che questa fosse innamorata di lui. Nell’agosto del 1784 organizzò persino un incontro segreto tra il cardinale e una sosia di Maria Antonietta, che ebbe luogo a notte fonda nei giardini di Versailles. La sosia della regina era una giovane attrice non vedente di nome Nicole (Leguay) D’Oliva, la quale, d’accordo con Jeanne Valois e suo marito, convinse il cardinale a pagare un’ingente somma di denaro facendogli credere che fosse destinato a delle opere di carità.

In realtà, Jeanne Valois tenne per sé tutti i soldi, compresi quelli che erano serviti all’acquisto della collana, il tutto per riscattare i terreni di famiglia e riprendere il suo posto nell’alta società.

Lo scandalo scoppiò quando il gioielliere Boehmer si rivolse alle autorità chiedendo il pagamento mai avvenuto per la collana, che era stata acquistata il 21 gennaio 1785. La collana, però, non si trovava neanche più in Francia: era già stata venduta in pezzi da Nicolas de La Motte, che intanto era partito per Londra.

La collana di diamanti dello scandalo.

Il 15 agosto 1785 il cardinale de Rohan, che aveva scritto in quei mesi al gioielliere che egli stesso avrebbe trattato l’acquisto, venne arrestato e portato alla Bastiglia. Jeanne Valois venne arrestata il 18 agosto, e in seguito furono condotti in carcere anche Nicole D’Oliva e Rétaux de Villette che aveva scritto le lettere false al cardinale de Rohan.

Il processo ebbe fine non prima del 31 maggio 1786. Il cardinale e Nicole D’Oliva vennero assolti, mentre Rétaux de Villette venne bandito dalla Francia. Nicolas de La Motte fu condannato in contumacia al carcere a vita, così come Jeanne Valois che venne anche marchiata a fuoco (le fu impressa la V di “voleuse”, cioè “ladra”) e ricoverata in manicomio alla Salpêtrière.

La reputazione di Maria Antonietta (che non prese mai parte al processo benché coinvolta nello scandalo) fu quella che ne uscì più danneggiata: non si credette alla sua completa innocenza nell’affare; anzi, ci fu chi pensò che avesse utilizzato Jeanne Valois per vendicarsi col cardinale de Rohan, più che per acquistare la collana, e che poi l’avesse abbandonata al suo destino una volta avvenuto l’arresto. I sospetti furono allora così forti che ancora oggi è dibattuto se questo sia vero oppure no.

Jeanne Valois riuscì a scappare a Londra e a raggiungere il marito. Morì nel 1791, molto probabilmente suicida, dopo aver pubblicato le sue memorie.

TORNA ALLA PAGINA SU MARIA ANTONIETTA