HECTOR MALOT

Hector Malot (1830-1907) è un famoso scrittore francese, autore di celeberrimi romanzi come “Gli Amanti” (Les amants) del 1859 e il più noto “Senza famiglia” (Sans famille)  del 1878. Quest’ultimo romanzo è sicuramente l’opera più famosa dello scrittore, soprattutto perché costituisce un’indimenticabile storia per ragazzi che ha ispirato film e cartoni animati di grandissimo successo.

Hector Malot. Immagine di pubblico dominio.

Altri romanzi, meno noti, sono Gli amori di Jacques (Les amours de Jacques) del 1860, Un curato di provincia (Un curé de province) del 1872 e  L’amore Dominatore (L’amour Dominateur) del 1896 assieme a Il Romanzo dei miei Romanzi (Le Roman de mes Romans), quest’ultimo autobiografico.

“Senza famiglia” è un romanzo per ragazzi che narra la storia del piccolo Rémi, un bambino francese di 8 anni che improvvisamente scopre di non essere figlio naturale di quelli che crede essere i suoi genitori, i signori Barberin, due coniugi molto indigenti. Non solo, ma viene anche a conoscenza del fatto che, a causa dei problemi finanziari dei due, il padre adottivo ha deciso di venderlo a un vecchio artista di strada italiano che si fa chiamare Vitali (Vitalis in francese), e che suona per le strade con tre cani (Capi, Zerbino e Dolce) e una scimmietta (Joli-Coeur) perfettamente ammaestrati. Solo in seguito si scoprirà che il vero nome di Vitali è Carlo Balzani, un famoso ex tenore che aveva abbandonato le scene.

Rémi inizia quindi a guadagnarsi da vivere come un artista girovago suonando l’arpa. Col tempo, inoltre, si affezionerà sempre di più al vecchio signor Vitali e ai suoi animali. Con Vitali, in particolare, nascerà un rapporto di profonda amicizia e di stima.

La storia cambia però completamente nel momento in cui Vitali viene arrestato per difendere Capi dai maltrattamenti di un poliziotto, costringendo Rémi a vivere da solo con la “banda” frattanto che lui è obbligato a scontare la pena detentiva. La vita si fa molto dura per il bambino, fino al momento in cui avviene l’incontro con una ricca signora inglese (Madame Milligan) che viaggia sulla Loira attraverso un bellissimo battello chiamato “Il Cigno” (Le Cygne). La signora, che ha un figlioletto invalido di nome Arthur, si affeziona moltissimo a Rémi e decide di ospitarlo nel suo battello per alcuni mesi, anche per dare la possibilità a suo figlio malato di avere un amico con cui giocare.

Una volta che Vitali esce di prigione, tutta la compagnia si ricongiunge, ma poco tempo dopo Zerbino e Dolce vengono uccisi dai lupi e Joli-Coeur muore di polmonite. Costretti poi dal rigido inverno, Vitali e Rémi si separano nuovamente, e Rémi viene affidato a Garofoli, un conoscente di Vitali che vive a Parigi e che ospita diversi ragazzi nella sua casa. Qui il bambino fa amicizia soprattutto col piccolo violinista italiano Mattia, uno dei tanti “pensionanti” di Garofoli, ma viene anche a sapere che quest’ultimo, lungi dall’essere un benefattore, sfrutta e picchia sistematicamente i ragazzini che vivono con lui. Informato di ciò, Vitali interviene e porta immediatamente via dalla casa Rémi, morendo purtroppo sotto una tormenta di neve che scoppia durante la loro fuga.

Rémy viene così accolto come un figlio adottivo dai coniugi Acquin, dove fa amicizia con la loro figlioletta Lise, che purtroppo è muta. Solo in seguito, quando gli Acquin non lo potranno più tenere con loro per mancanza di denaro, Rémi si ritroverà nuovamente da solo, ma stavolta con Capi e Mattia, che intanto ha ritrovato.

Insieme, Rémi e Mattia riescono a tornare dalla madre adottiva di Rémi, la signora Barberin, attraverso la quale scoprono che il padre adottivo è morto e che i suoi veri genitori sono inglesi. Rémi scopre infatti che i suoi veri genitori sono certi signori Driscoll, i quali riescono a rintracciarlo attraverso un avvocato e lo portano assieme a loro in Inghilterra, dove non gli fanno più mancare nulla. Tuttavia, si comportano in maniera molto strana con lui, come se non provassero alcun tipo di affetto per il figlioletto ritrovato. Inoltre, sono dediti ad affari molto loschi, e per colpa loro il povero Rémi si trova accusato di furto e condannato al riformatorio. Riuscirà ad evadere grazie all’aiuto di Mattia, per tornare in Francia e ritrovare la signora Milligan che vive ancora sul “Cigno”.

La signora racconta loro di aver ospitato con sé la piccola Lise, la figlia dei signor Acquin, per qualche tempo. Ma la bambina non è più con loro adesso, bensì in Svizzera. Rémi e Mattia la raggiungono e questa riacquista miracolosamente il dono della parola quando Rémi si mette a suonare per lei una canzone con l’arpa.

Alla fine del romanzo, Rémi scopre di essere il figlio più grande della signora Milligan, che il suo perfido cognato aveva fatto rapire alla nascita e portare in Francia per essere l’unico a ereditare l’ingente eredità della signora. Il cognato aveva poi convinto i Driscoll a spacciarsi per i veri genitori di Rémi per tenerlo sotto controllo una volta saputo che il bambino era ancora vivo. La storia finisce con Rémi che va a vivere con Lise e Mattia assieme a sua madre e a suo fratello minore Arthur sul battello del “Cigno”.

TORNA ALLA LETTERATURA FRANCESE