IL RE DI VETRO

Storia di Carlo VI di Valois, re di Francia durante la Guerra dei Cent’Anni, soprannominato “re di vetro” poiché convinto di essere fatto di questo materiale. La sua grave instabilità mentale determinò una presa di posizione del duca di Borgogna contro di lui e la sua alleanza con l’Inghilterra che reclamava il trono di Francia dal 1337.

Carlo VI di Valois, che fu re di Francia dal 1380 al 1422, era soprannominato “il Folle” o “le Fou” poiché affetto da strane paranoie. Amato dal suo popolo per aver inizialmente risollevato le finanze dello Stato nei primi anni del suo regno, veniva chiamato anche “Le Bien-aim锓Il Beneamato”.

Carlo VI e Pierre Salmon, il suo segretario (1415).

È famoso per essere stato uno dei due sovrani contendenti in una delle fasi più decisive della Guerra dei Cent’Anni: l’invasione della Francia da parte di Enrico V d’Inghilterra e la conseguente battaglia di Azincourt (o Agincourt, in Alta Francia) del 1415, con cui Carlo VI perse il trono.

Dopo Carlo VI, infatti, i Valois persero la corona, che passò ai Lancaster d’Inghilterra finché Giovanna D’Arco non riuscì a riportare sul trono Carlo VII, il figlio di Carlo VI che il padre aveva diseredato firmando il Trattato di Troyes del 1420, dopo la sconfitta di Azincourt.

La follia di Carlo VI ebbe una grande importanza nella sconfitta francese: Enrico V, infatti, riuscì a sbarcare in Francia e a conquistare diverse roccaforti francesi grazie all’alleanza con il duca di Borgogna che era Giovanni Senza Paura, il quale era già entrato in conflitto con i Valois anni prima (aveva infatti ucciso il fratello del re, Luigi d’Orléans, nel 1407) e giudicava il sovrano incapace di governare a causa della sua infermità mentale. Fu così che scoppiò in Francia la guerra civile che era ancora presente all’epoca di Giovanna D’Arco: quella tra i Borgognoni (Bourguignons) fedeli al re d’Inghilterra e gli Armagnacchi (Armagnacs) fedeli al re di Francia.

Oggi si sa che la malattia di Carlo VI era molto probabilmente schizofrenia paranoide, la quale portava il re a non riconoscere a volte neppure la sua famiglia, ad avere allucinazioni e forti crisi di pianto. Ma la stranezza più curiosa e celebre sulla suo conto è il fatto che credesse di essere fatto di vetro: si era addirittura fatto costruire degli abiti rinforzati e nessuno aveva il permesso di toccarlo per “non romperlo”.

Nel 1392 ebbe un primo importante attacco di follia mentre percorreva a cavallo la foresta di Le Mans (Paesi della Loira), durante il quale ebbe un’allucinazione che lo portò ad assassinare alcuni servitori al suo seguito.

Ma il fatto più inquietante che lo riguarda (testimonianza della malattia mentale presente all’interno della famiglia reale) è conosciuto come Ballo degli Ardenti (Bal des Ardents): nel 1393, durante una festa di corte, alcuni ballerini furono nientemeno che bruciati vivi da Luigi I duca d’Orléans, il fratello del re. Il fatto avvenne durante un ballo dato da Isabella (o Isabeau) di Baviera, la moglie di Carlo VI (e dunque regina di Francia). In quell’occasione, il re e alcuni ballerini si presentarono vestiti come dei selvaggi coperti di foglie e danzarono davanti agli invitati per intrattenerli. Il fratello del re, completamente ubriaco, dette loro fuoco (incidentalmente, pare) causando la morte di quattro dei danzatori. Carlo VI riuscì a salvarsi solo perché protetto dalla gonna della duchessa di Berry, venuta in suo soccorso.

Si racconta inoltre che il nipote di Carlo VI, Enrico VI, figlio di Enrico V d’Inghilterra e di Caterina di Valois (a sua volta figlia di Carlo VI, che andò in sposa a Enrico per consolidare la sua scesa al trono di Francia), ereditò la follia del nonno, e questo permise sia a Giovanna D’Arco di porre Carlo VII sul trono di Francia al suo posto che di fomentare in Inghilterra la Guerra delle Due Rose.

TORNA ALLA GUERRA DEI CENT’ANNI