MARIANNE

Col nome “Marianne” è conosciuta l’immagine allegorica, nata nel XIX secolo, con la quale vengono personificate la Repubblica Francese e la Libertà. Inizialmente, questa figura rappresentava gli ideali della Rivoluzione Francese del 1789 negli anni dei moti rivoluzionari del 1830, che portarono alla nascita della Monarchia di luglio alcuni anni prima dell’instaurazione dell Seconda Repubblica; ma dopo il 1848, con l’entrata in vigore del regime repubblicano, divenne anche il simbolo della Repubblica francese, nonché di tutta la Francia metropolitana.

Viene rappresentata come una giovane donna dai lunghi capelli scuri (più raramente bionda) che indossa un berretto con la coccarda rivoluzionaria dai colori bianco, rosso e blu. Il berretto indossato da Marianne è il berretto frigio, un copricapo rosso con la punta piegata in avanti, che venne indossato per la prima volta in Francia dai carcerati marsigliesi – colpevoli di reati verso la monarchia – dopo essere stati liberati dai rivoluzionari nel 1792.

Marianne con in testa il berretto frigio. Illustrazione del 1914. Immagine di pubblico dominio.

Marsiglia (Marseille), capoluogo della regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra, fu negli anni della Rivoluzione Francese uno dei punti di massima concentrazione dei più accaniti rivoluzionari, tanto da dare il nome all’inno nazionale di Francia: la MarsiglieseDalla stessa città proviene dunque anche il copricapo indossato da Marianne, figura che venne rappresentata per la prima volta dal pittore Eugène Delacroix nel famosissimo dipinto “La libertà che guida il popolo” (La Liberté guidant le peuple) del 1830, conservato al Museo del Louvre di Parigi.

Il berretto frigio (pileus in latino, bonnet phrygien in francese) prende questo nome dalla regione della Frigia, in Asia Minore, dove, secondo un mito greco o forse romano, nacque il giovane Attis, il cocchiere di Cibele, la dèa simbolo della natura creatrice e distruttrice. Attis, tiranneggiato da Agdistis che lo fece impazzire pur di farlo suo, venne liberato da tale persecuzione dalla dèa Cibele, che lo prese a suo servizio ponendogli sul capo il berretto rosso. Da allora questo copricapo è divenuto il simbolo degli schiavi liberati, e per questo anche il simbolo della Rivoluzione e dei Sanculotti, nome che assunsero i rivoluzionari nel 1792.

Non vi sono però informazioni certe sul perché la donna simbolo della Francia si chiami “Marianne” e su chi le abbia dato questo nome. Una spiegazione potrebbe essere il fatto che all’epoca della Rivoluzione Francese questo nome era molto comune tra le giovani donne, soprattutto quelle facenti parte del popolo (tra gli aristocratici era più frequente scriverlo Marie Anne). Infatti, per questa ragione molti scrittori, tra cui George Sand (1804 – 1876) dettero questo nome alle proprie eroine.

Vi sono però tre diverse versioni della sua origine: secondo la prima, il nome potrebbe derivare dalla canzone albigese del 1792 “La Guarigione di Marianne” (La Guérison de Marianne), di Guillaume Lavabre, scritta per celebrare l’instaurazione del nuovo regime democratico in Francia; secondo un’altra versione, il nome potrebbe derivare da Anne Marie Mouhat, che fu la prima modella scelta per rappresentarla, anche se il fatto non è certo; la terza versione vuole che il nome derivi da un personaggio della commedia “L’Avaro” di Molière: Marianne, la donna amata da Arpagone e da Cléante, che fu libera di scegliere il suo sposo tra i due pretendenti e per questo simbolo della libera scelta (notizie riprese da //fr.wikipedia.org/wiki/Marianne).

Nel 1970 l’attrice francese Brigitte Bardot fu scelta per rappresentare questo personaggio affinché potesse essere immortalato attraverso statue e busti (un busto è presente nel palazzo del Senato francese, e una statua a Place de la République a Parigi). In seguito furono scelte come modelle altre note attrici e cantanti francesi come: Michèle Morgan, Mireille Mathieu, Catherine Deneuve, Laetitia Casta e Sophie Marceau.

(Se sei interessato, puoi visitare anche la pagina dedicata alla RIVOLUZIONE FRANCESE e le pagine dedicate alla COCCARDA TRICOLORE, alla MARSIGLIESE, al 14 LUGLIO e al GIGLIO DI FRANCIA).

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