L’ALTALENA DI FRAGONARD

Il dipinto “L’altalena”, conosciuto anche come “I fortunati casi dell’altalena”, è il dipinto più iconico e famoso del Rococò.

“L’altalena” di Jean-Honoré Fragonard (1767).

Il Rococò fu uno stile artistico che si sviluppò in Francia all’epoca di Luigi XV, nella prima metà del Settecento. Il periodo del Rococò fu caratterizzato da una grandissima raffinatezza e ricercatezza nel dettaglio decorativo, ma anche da uno stile di vita piuttosto frivolo e spregiudicato condotto dai nobili della corte (clicca sul link in fondo alla pagina per saperne di più).

Il Rococò venne a poco a poco soppiantato nella seconda metà del Settecento dal Neoclassico, così chiamato perché celebrò il ritorno a uno stile architettonico più pacato rispetto ai due precedenti (il Barocco e il Rococò) ispirandosi al mondo romano e soprattutto greco.

Dipinto da Jean-Honoré Fragonard nel 1767, il quadro “L’altalena” (L’escarpolette) fa oggi parte della Wallace Collection di Londra. Benché realizzato quando il periodo rococò stava già andando dissipandosi, il dipinto riassume a pieno la vita libera e spregiudicata dei nobili della corte di Francia, dando allo spettatore una chiara visione della realtà della donna durante quel fortunato cinquantennio.

Autoritratto di Jean-Honoré Fragonard.

Come si può vedere subito dando una prima occhiata all’opera, al centro della scena c’è appunto una giovane donna in preziosi abiti settecenteschi che si dondola allegramente su un’altalena in un meraviglioso giardino verde. Dal suo abbigliamento, si capisce subito che appartiene all’alta società.

La donna al centro dell’immagine cattura tutta la luce del dipinto poiché è su questa figura che deve cadere immediatamente l’attenzione. Il suo bellissimo vestito rosa si intona perfettamente ai colori freddi del giardino, che incorniciano deliziosamente i colori pastello dei suoi abiti e della sua pelle, creando un meraviglioso contrasto. La bellezza dei colori, più che il significato dell’opera, è forse il vero segreto del successo del dipinto di Fragonard.

Il giardino in questione è un giardino all’inglese, composto cioè da una natura selvaggia apparentemente abbandonata a se stessa. Il giardino all’inglese era molto in voga all’epoca del Rococò, contrapponendosi ai giardini alla francese o all’italiana del Neoclassico, dove ogni siepe è perfettamente lavorata e tagliata per comporre delle figure geometriche, a volte anche animali. In basso a sinistra, notiamo la presenza di alcuni attrezzi da giardino, che ci confermano che la scena si svolge in un ambiente lavorato ad arte e non in un bosco, come invece si potrebbe pensare per l’apparente stato di abbandono di tutto il background. Siamo dunque presso la residenza di qualche nobile signore, in un giardino all’inglese che, presumibilmente, appartiene proprio alla donna sull’altalena, poiché il suo aspetto la identifica subito come una figura molto abbiente.

Il quadro può essere suddiviso in due metà, destra e sinistra, al centro delle quali si trova la donna, che con la sua altalena oscilla appunto da una all’altra. E’ l’osservazione di queste due metà che ci fa capire perché l’altro titolo del quadro è “I fortunati casi dell’altalena” (Les hasards heureux de l’escarpolette).

Nella metà a sinistra dello spettatore, in basso, notiamo un giovane uomo nascosto dietro un cespuglio. La sua espressione estasiata di fronte alla donna e la direzione verso cui guarda ci fanno capire subito cosa sta succedendo: l’uomo è intento a sbirciare sotto il vestito della donna, la quale, divertita, solleva una gamba lasciando cadere una scarpetta, proprio per mostrare le sue grazie all’ammiratore che solo lei riesce a vedere. Da qui capiamo che l’espressione della ragazza, apparentemente divertita dall’altalena, è in realtà un’espressione di malizia. Complice di tutto è il sollevarsi dell’altalena, ovvero i suoi “fortunati casi”.

Nel Settecento, alle donne era proibito mostrare le gambe, perciò questo primo elemento ci fa capire immediatamente la sensualità e la spudoratezza del dipinto, che venne commissionato a Fragonard da un nobile di identità sconosciuta per la sua collezione privata. Alcuni pensano che il committente fosse proprio l’uomo nascosto dietro la siepe, che aveva una relazione con la donna del dipinto. Tuttavia, questa ipotesi non è mai stata confermata.

Ma in questa metà sinistra c’è anche un altro elemento molto interessante: sopra al ragazzo nascosto, si vede la statua di un angelo con un dito davanti alla bocca, come per ammonire al silenzio e al mantenimento del segreto. In questo caso, si tratta del segreto dei due giovani amanti.

Soffermiamoci adesso sulla metà a destra dello spettatore: in lontananza, quasi nascosto nell’ombra, c’è un secondo uomo, più anziano della donna e del suo amante. Questi è seduto su una panchina ed è intento a dondolare la donna. Si presuppone sia il ricco marito di lei, il proprietario del giardino e dell’altalena stessa, il quale, ignaro, non si accorge del tradimento della moglie. Adesso si capisce perché il giovane sulla sinistra se ne sta nascosto dietro la siepe.

A riprova del fatto che l’uomo sulla destra è il marito della donna (e non un servo o suo padre), c’è il fatto che ai suoi piedi si trova un cagnolino; e il cane, si sa, è da sempre un simbolo di fedeltà. Se si osserva bene questo elemento, è possibile notare il volto preoccupato dell’animale, quasi scandalizzato mentre si rivolge verso la donna: è il modo con cui l’artista esprime la fedeltà tradita dalla padrona, il fatto che ella sia infedele al marito, probabilmente (data la sua età avanzata) sposato unicamente per i suoi soldi.

Un ultimo elemento sulla destra del quadro è costituito da due bambini (o puttini) dipinti sopra un delfino, uno dei quali guarda la donna con la stessa espressione atterrita del cagnolino: questa immagine esprime l’innocenza, tradita dalla donna sull’altalena.

Possiamo affermare che la metà destra del quadro rappresenta il matrimonio, mentre la metà sinistra rappresenta la relazione extraconiugale, e dunque la donna al centro è come se oscillasse tra la fedeltà coniugale (nel rispetto dei valori antichi della società civile e del patriarcato) e una nuova scoperta di sé e della propria libertà, non solamente sessuale.

La corda che tiene sospesa l’altalena è legata a un ramo sulla destra della scena e rappresenta il vincolo matrimoniale. Tuttavia, se si guarda bene, si può vedere che sta per spezzarsi, proprio come il vincolo che tiene legata la donna al vecchio marito.

Durante il Rococò, le donne cominciarono a uscire dal consueto paradigma della moglie e della madre per diventare più sensuali e consapevoli di sé: portavano ampie scollature, un trucco pesante sul viso e avevano numerose relazioni extraconiugali, proprio come gli uomini. Tuttavia, queste relazioni dovevano sempre rimanere segrete, poiché in pubblico non sarebbero state ammissibili (vai a “LE LIAISONS DANGEREUSES” per avere un altro esempio di questo concetto espresso in letteratura).

Per questa ragione, il dipinto è considerato quasi il “manifesto” del Rococò e di uno stile di vita che smise di esistere dopo la Rivoluzione Francese. Nell’Ottocento, infatti, la donna fu nuovamente relegata al ruolo di moglie e madre, e solo poco a poco, nel Novecento, poté riscoprire quella libertà e quella consapevolezza di sé di cui godeva negli anni del Rococò.

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