ANNIE ERNAUX

Annie Ernaux (nata Annie Duchesne) è una scrittrice francese nata a Lillebonne, in Normandia, il 1° settembre 1940.

Dopo essere stata pubblicata per anni dall’illustre casa editrice Gallimard, nel 2022 è stata insignita del prestigioso Premio Nobel per la letteratura.

Nata da una famiglia di umili origini, la Ernaux (cognome del suo ex-marito, Philippe Ernaux)  frequenta l’università di Rouen e insegna letteratura al liceo dedicandosi anche alla carriera di giornalista per il quotidiano francese “Le Monde”. Nel 2000 lascia definitivamente il mondo dell’insegnamento e si dedica interamente alla scrittura dei suoi romanzi, per i quali, fin dagli anni ’70, acquista immediatamente la celebrità e viene premiata con i più grandi riconoscimenti della letteratura francese (Premio Renaudot, Marguerite Duras, François Mauriac, Marguerite Yourcenar, Prix de la langue française), italiana (Premio Strega) e internazionale.

La scrittrice esordisce nel 1974 con il romanzo “GLI ARMADI VUOTI” (Les Armoires vides), ma la sua opera più famosa è sicuramente il romanzo “GLI ANNI” (Les années) del 2008. Altri romanzi importanti sono “Ce qu’ils disent ou rien” del 1977 (lasciato non tradotto, ma che significa “quello che dicono o niente” ), “LA DONNA GELATA” (La femme gelée) del 1981, “IL POSTO” (La Place) del 1983, “UNA DONNA” (Une femme)  del 1987-88, “PASSIONE SEMPLICE” (Passion simple) del 1992, “L’EVENTO” (L’Événement) del 2000, “L’USO DELLA FOTO” (L’usage de la photo) del 2005, “L’ALTRA FIGLIA “ (L’autre fille) “L’ATELIER NOIR” del 2011.

Tra i racconti, uno dei più famosi è MEMORIA DI RAGAZZA” (Mémoire de fille) del 2016. L’opera, dalla trama autobiografica, rievoca alcuni avvenimenti della vita passata della scrittrice, non senza una certa criticità da parte sua come è nel suo stile.

Molte delle opere della Ernaux trattano temi personali e autobiografici, come nel romanzo “Una donna” in cui la scrittrice evoca la perdita della madre evolvendo il suo stile verso un livello più alto, più borghese rispetto ai romanzi precedenti. In “Passione semplice” viene narrato di una storia d’amore che la scrittrice ebbe in gioventù, mentre in “L’altra figlia” l’autrice si rivolge a sua sorella maggiore, mai conosciuta, morta due anni prima che lei nascesse. Ne “Il posto”, invece, viene rievocata e narrata la vita di suo padre, cresciuto in un contesto di povertà e di ignoranza.

Dal tema autobiografico è anche il romanzo “Gli anni”, il quale, più che un romanzo in senso stretto, è in realtà un diario della Ernaux nella quale lei stessa ripercorre la sua vita dagli anni ’40 fino agli anni 2000. Molte opere della Ernaux sono raccolte di taccuini e diari da lei scritti, che nel 2011 vennero pubblicati anche sull’antologia ÉCRIRE LA VIE”, sempre della Gallimard.

Annie Ernaux utilizza le sue memorie personali per riflettere su molti argomenti sociali, come la povertà, la discriminazione e la condizione della donna. Femminista e dalla parte delle minoranze, critica fortemente il patriarcato e si pone in difesa di coloro che sono costretti a vivere in uno stato di povertà.

Altre opere importanti sono “Diario dalla periferia” (Journal du dehors) del 1993, “NON SONO PIU’ USCITA DALLA MIA NOTTE” (Je ne suis pas sortie de ma nuit) e  “LA VERGOGNA” (La honte) del 1997, “La vie extérieure” del 2000, “PERDERSI” (Se perdre) del 2001 e “Il ragazzo” (Le jeune homme) del 2022.

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