ANTEPRIMA LATINO

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IL PARADIGMA

In latino ogni verbo è indicato attraverso 5 voci che costituiscono il PARADIGMA.

Queste 5 voci sono:

  • Prima persona singolare del PRESENTE INDICATIVO (ATTIVO)
  • Seconda persona singolare del PRESENTE INDICATIVO (ATTIVO)
  • Prima persona singolare del PERFETTO INDICATIVO (ATTIVO)
  • SUPINO (ATTIVO)
  • INFINITO PRESENTE (ATTIVO)

Esempio:

Laudo-as, laudavi, laudatum, are = lodare

Oppure può essere scritto:

Laudo-as, avi, atum, are = lodare

LE CONIUGAZIONI VERBALI

In latino vi sono 4 coniugazioni verbali, che si distinguono per il tipo di suffisso che il verbo presenta nella forma ATTIVA dell’INFINITO.

1a CONIUGAZIONE = verbi terminanti col suffisso –are → vocale tematica a

Esempio:

laudo-as, laudavi, laudatum , laudare = lodare

2a CONIUGAZIONE = verbi terminanti col suffisso –ēre → vocale tematica e

Esempio:

moneo-es, monui, monitum, monēre = ammonire

3a CONIUGAZIONE =verbi terminanti col suffisso –ĕre→ vocale tematica e o i

Esempio:

lego-is, legi, lectum, ĕre = leggere

4a CONIUGAZIONE = verbi terminanti col suffisso –ire→ vocale tematica i

Esempio:

audio-is, audivi, auditum, ire = udire, ascoltare

Queste erano le forme ATTIVE dell’infinito.

Il PASSIVO invece aggiunge queste desinenze:

  • -ari per la prima coniugazione;
  • -ēri per la seconda;
  • -i per la terza;
  • -iri per la quarta.

I TEMI VERBALI

In latino la coniugazione dei verbi è possibile attraverso la conoscenza dei temi verbali.

I temi verbali sono due e sono:

  • TEMA DEL PRESENTE: corrisponde all’infinito senza il suffisso tipico della coniugazione di appartenenza (-are, –ēre –ĕre, -ire) Questo tema è utilizzato per coniugare i verbi al presente indicativo, all’imperfetto indicativo, al futuro semplice indicativo e ad alcuni tempi del congiuntivo.
  • TEMA DEL PERFETTO: è indicato nel paradigma di ogni verbo, e corrisponde esattamente alla terza voce del paradigma senza le desinenze del perfetto (-i, -isti, -it, -imus, -istis, -erunt). Questo tema è utilizzato per coniugare i verbi al perfetto, piuccheperfetto, futuro anteriore ed alcuni tempi del congiuntivo.

ATTIVO E PASSIVO

In latino esiste sia una forma attiva che una forma passiva.

La forma attiva, come in italiano, esprime l’azione compiuta dal soggetto.

La forma passiva, invece, esprime l’azione subita dal soggetto.

Esattamente come in italiano, poi, solo i VERBI TRANSITIVI possono avere una forma passiva.

ATTENZIONE! Vi sono verbi chiamati “DEPONENTI” che si trovano in forma passiva ma hanno significato attivo, e verbi “SEMIDEPONENTI” che hanno alcuni tempi di forma e significato attivo (quelli derivati dal presente), e altri tempi di forma passiva e significato attivo (quelli derivati dal perfetto). Sono quindi una via di mezzo tra i verbi comuni e i verbi deponenti.

Verbi deponenti:

Hortor = io esorto

Sequor = io seguo

Vereor = io temo

Largior = io dono

Verbi semideponenti:

  • audeo, -es, ausus sum, audere = “osare”
  • gaudeo, -es, gavisus sum, gaudere = “gioire”
  • soleo, -es, solitus sum, solere = “essere solito”
  • fido, -is, fisus sum, fidere = “fidarsi”
  • confido, -is, confisus sum, confidere = “confidare”
  • diffido, -is, diffisus sum, diffidere = “diffidare”

Per questi verbi – deponenti e semideponenti- non esiste il perfetto, o meglio, il perfetto è rappresentato dal supino (con le desinenze –us, -a, e –um a seconda che il soggetto sia di genere maschile, femminile o neutro) + verbo essere.

LE DESINENZE ATTIVE (Tema del presente)

  • O (1a persona singolare) → in alcuni tempi verbali è M
  • S (2° persona singolare)
  • T (3° persona singolare)
  • MUS (1° persona plurale)
  • TIS (2° persona plurale)
  • NT (3° persona plurale)

LE DESINENZE PASSIVE (Tema del presente)

  • OR (-R) (1a persona singolare)
  • RIS (2° persona singolare)
  • TUR (3° persona singolare)
  • MUR (1° persona plurale)
  • MINI (2° persona plurale)
  • NTUR (3° persona plurale)

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