L’ ARCO DI TRIONFO

L’ Arco di Trionfo (Arc de Triomphe) è, dopo la Tour Eiffel, il monumento più famoso di tutta Parigi. Una delle ragioni di tanta fama è la sua particolare ubicazione: sorge, infatti, proprio in mezzo alla stella a dodici punte che forma Place de L’Étoile (oggi Place Charles de Gaulle), la piazza che, attraverso il viale degli Champs-Élysées, si collega alla celeberrima Place de la Concorde.

Arco di Trionfo di Parigi. Immagine di pubblico dominio tratta dal sito Pixabay.com.

E’ inoltre famoso per ospitare dal 1920 la tomba del milite ignoto, in francese “Tombe du soldat inconnu” (Tomba del soldato sconosciuto), un militare deceduto durante la Prima Guerra Mondiale. Con questo gesto simbolico, la Francia vuole rendere omaggio e commemorare non solamente uno, ma tutti i caduti per la patria durante il sanguinoso conflitto.

Tomba del Milite Ignoto sotto l’Arco di Trionfo. Sopra l’epitaffio, è visibile la fiamma che esce dalla bocca dell’antico cannone. Al di sotto, si vede parzialmente lo scudo con la spada infuocata. Immagine di pubblico dominio

Dal 1922 sulla tomba viene lasciata bruciare una fiamma perpetua che esce dalla bocca di un ex-cannone circondata da una struttura a raggiera, e che viene ravvivata tutti i giorni alle 18:30 dall’associazione “La Flamme sous l’Arc de Triomphe”. Così si legge nell’epitaffio sulla lapide: « Ici repose un soldat français mort pour la Patrie — 1914 – 1918 » (Qui riposa un soldato francese morto per la Patria – 1914-1918). Dopo la Seconda Guerra Mondiale fu aggiunto ai suoi piedi anche uno scudo di bronzo con sopra scolpita una spada infuocata, in ricordo della liberazione di Parigi dall’occupazione nazista. 

La fiamma che brucia sulla tomba del Milite Ignoto. Immagine di pubblico dominio.

Nella notte tra il 30 e il 31 maggio 1885 qui fu esposta la salma di Victor Hugo, celebre scrittore e figura politica francese che, ironia della sorte, in vita aveva definito l’arco “un cumulo di pietre sopra un cumulo di gloria”. Oggi la sua salma riposa nel Panthéon, monumento parigino dedicato alla celebrazione di tutte le più importanti personalità della Francia. Dopo di lui, molti altri illustri personaggi sono stati esposti sotto l’arco, come ad esempio il maresciallo Ferdinand Foch della Prima Guerra Mondiale. A Hugo e Foch sono appunto dedicati due viali che si distaccano da Place de L’Étoile contribuendo a formare la stella a dodici punte (vai alla pagina dedicata all’argomento – link in fondo – per saperne di più).

Le principali vie attorno all’Arco di Trionfo, formanti le dodici punte della stella di Place de l’Étoile. Sono sottolineate in blu l’ Avenue Victor Hugo e l’ Avenue Foch. Immagine modificata da Google Maps.

L’ Arco di Trionfo venne commissionato nel 1808 a Jean Chalgrin da Napoleone Bonaparte per celebrare la vittoria di Austerlitz del 1805 contro la terza coalizione antirivoluzionaria o antifrancese. Anche a Chalgrin è oggi dedicata una via di Parigi, poco lontano dall’arco. Tuttavia, la sua costruzione richiedette molti anni e il monumento venne inaugurato solo nel 1840, l’anno in cui le ceneri di Napoleone furono riportate in Francia dall’isola di Sant’Elena per essere qui esposte e commemorate. Oggi riposano all’Hôtel des Invalides, dove furono trasferite subito dopo l’esposizione.

In ricordo di Napoleone, l’Arco di Trionfo è circondato da cento colonnine di granito che rappresentano i Cento Giorni (i giorni del 1815 in cui Napoleone, tornato dall’isola d’Elba, riprese il suo posto come imperatore dei Francesi). Per ammirarle, guarda l’immagine più avanti.

Illustrazione dell’Arco di Trionfo così come si vede dagli Champs-Élysées. Immagine di pubblico dominio.

Con i suoi 50 metri di altezza, l’Arc de Triomphe è un vero capolavoro architettonico e scultoreo decorato da numerose statue e bassorilievi.

Presenta due grandi arcate principali (quella anteriore che guarda a est verso gli Champs- Élysées e quella posteriore che guarda a ovest verso l’Avenue de la Grande Armée) e due arcate laterali più piccole che guardano una a nord e una a sud. Tutte le arcate poggiano su quattro pilastri (chiamati nord, sud, est e ovest a seconda del punto cardinale verso cui si rivolgono) e sorreggono la porzione superiore del monumento chiamata attico (vedi foto sottostante).

L’Arco di Trionfo illuminato di notte. Come si può vedere, l’arco si erge proprio in mezzo alla piazza a forma di stella (Place de l’Étoile o Place Charles De Gaulle). Davanti e indietro vi sono le due arcate principali, ai lati le piccole arcate, delimitate da quattro pilastri. Sopra, è poggiato l’attico. Immagine tratta dal sito Viaggi.fidelityhouse.eu.

Sui lati esterni di ciascun pilastro si trovano dei complessi scultorei allegorici che rappresentano: la Partenza dei Volontari (o La Marseillaise) del 1792, il Trionfo del 1810, la Resistenza del 1814 e la Pace del 1815. Queste quattro statue (o più propriamente altorilievi) sono opera di tre scultori diversi: François Rude, Jean-Pierre Cortot e infine Antoine Étex che si occupò delle ultime due.

Su ciascun lato esterno, vi sono anche sei bassorilievi scolpiti sopra le statue (i quattro bassorilievi frontali) e le piccole arcate (i due bassorilievi laterali). I bassorilievi raffigurano alcuni eventi militari della Francia, uno dei quali è la famosa battaglia di Austerlitz. Gli altri cinque rappresentano: i funerali del generale Marceau (a cui è dedicato un altro viale che si distacca dalla stella di Place de L’Étoile), la battaglia di Abukir, la battaglia di Jemappes, il passaggio del ponte di Arcole e la Presa di Alessandria.

L’attico (o la parte superiore) è decorato da 30 scudi (22 frontali e 8 laterali) con sotto i nomi delle principali battaglie combattute dalla Francia. Il bassorilievo del fregio rappresenta invece la partenza dell’esercito e il ritorno dell’esercito.

Le decorazioni esterne dell’Arco di Trionfo. Immagine di pubblico dominio.

La parte esterna proprio sopra le grandi arcate è decorata invece con delle figure allegoriche tratte dalla mitologia romana, poiché quest’arco si ispira all’Arco di Trionfo di Tito a Roma. Tali figure sono visibili anche nella foto soprastante, oltre che in quella qui sotto.

Una delle decorazioni della grande arcata dell’Arco di Trionfo.

Le facce interne dei pilastri portano incisi i nomi di altre grandi battaglie di Francia dalla Rivoluzione all’Impero di Napoleone III, mentre l’interno delle piccole arcate (vale a dire le arcate laterali) è decorato con le rappresentazioni allegoriche della fanteria, della cavalleria, dell’artiglieria e della marina.

Veduta da sotto l’Arco di Trionfo. Particolare tratto da foto modificata dal sito Mywowo.net.

Sempre sulla parte interna dei quattro pilastri sono anche incisi i nomi dei 558 generali che presero parte alle vittorie più famose della Francia, e sopra di loro alcuni bassorilievi celebrano tali vittorie in battaglia.

Lista dei generali che presero parte alle più importanti vittorie in battaglia della Francia, pilastro nord. Sopra,è visibile il bassorilievo della battaglia. Foto creata da Mathae e riprodotta con licenza Creative Commons.

Nel 1919 l’aviatore Charles Godefroy riuscì nell’impossibile: passare sotto l’arco con il suo aeroplano, come rivincita per il fatto che, nella parata della vittoria per la Prima Guerra Mondiale, avvenuta lungo gli Champs-Élysées, gli aviatori erano stati fatti sfilare per ultimi rispetto alle altre forze armate.

L’Arco di Trionfo è infine importante perché forma – assieme a Place du Carrousel del Louvre, a Place de la Concorde, al palazzo delle Tuileries (oggi non più esistente) e all’Arco della Défense – l’Asse Storico di Parigi, detto anche Via Trionfale. Si tratta di una linea immaginaria che, partendo dal I arrondissement, arriva fino alla periferia a ovest e collega tra loro tutti i monumenti relativi alla memoria storica e militare della città (vedi cartina sottostante).

Cartina dell’asse storico di Parigi. Immagine di pubblico dominio.

L’Arco di Trionfo si trova proprio a metà di quest’asse, e guarda a sud-est verso l’Arco di Place du Carrousel, e a nord-ovest verso l’Arco della Défense, inaugurato per il bicentenario della Rivoluzione Francese (1989). L’Arco della Défense venne costruito per essere appunto la versione più moderna dell’Arco di Trionfo, e perché collocasse quest’ultimo a metà strada tra altri due archi trionfali.

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