CANZONI DI MARIA ANTONIETTA

Questa pagina è dedicata a due canzoni del Settecento scritte nientemeno che da Maria Antonietta d’Asburgo- Lorena (1755-1793), ultima regina di Francia.

Di ciascuna canzone è presente sia il testo originale francese che la traduzione in italiano.

1) C’EST MON AMI (“E’ il mio amico”)

“C’est mon ami” è una melodia scritta da Maria Antonietta con le parole di Jean-Pierre Claris de Florian (detto anche semplicemente “Florian”), trascritte da Jean-Baptiste Weckerlin. La canzone, tuttavia, si basa su un canto tradizionale del 1590 di Giovanni Battista Guarini chiamata “Pastor Fido”.

Ascolta la canzone nel video tratto da YouTube (URL: https://www.youtube.com/watch?v=lWQIt-BIX88) e caricato da TheAnathyste.

L’opera è cantata dal soprano Anne Rodier sulle note al pianoforte di Ibrahim Yazici.

TESTO ORIGINALE FRANCESE

Ah! s’il est dans votre village

Un berger sensible et charmant

Qu’on chérisse au premier moment

Qu’on aime ensuite d’avantage.

C’est mon ami,
rendez le moi;
J’ai son amour,
il a ma foi!
Si par sa voix tendre et plaintive
Il charme l’écho de vos bois,
Si les accents de son hautbois,
Rendent la bergère pensive
C’est encore lui:
rendez le moi.
J’ai son amour,
il a ma foi.
Si même n’osant rien vous dire
Son regard sait vous attendrir ;
Si sans jamais faire rougir,
Sa gaieté fait toujours sourire,
C’est encore lui,
rendez le moi,
J’ai son amour,
il a ma foi.
Si passant près de sa chaumière,
Un pauvre en voyant son troupeau,
Ose demander un agneau
Et obtienne en plus sa mère.

C’est encore lui:

rendez le moi;

J’ai son amour,

il a ma foi.

TRADUZIONE IN ITALIANO (by francesefacile.altervista.org/blog)

Ah! se è nel tuo villaggio

Un pastore sensibile e affascinante

Quello che amiamo al primo momento

Che poi ci piace di più.

È il mio amico,

restituscimelo;

Io ho il suo amore

lui ha la mia fede!

Se dalla sua voce tenera e lamentosa

Incanta l’eco dei vostri boschi,

Se gli accenti del suo oboe,

Rendono pensierosa la pastorella

È di nuovo lui:

restituiscimelo.

Io ho il suo amore,

lui ha la mia fede.

Se anche osando non dirti nulla

Il suo sguardo sa intenerirvi;

Se senza mai far arrossire,

La sua allegria fa sempre sorridere,

È di nuovo lui

restituiscimelo.

Io ho il suo amore,

lui ha la mia fede.

Se passando vicino al suo cottage,

Un povero vedendo il suo gregge,

Osa chiedere un agnello

E ottiene anche sua madre,

È di nuovo lui:

restituiscimelo.

Io ho il suo amore,

lui ha la mia fede.

2) PORTRAIT CHARMANT (“Ritratto affascinante”)

Questa canzone fu scritta interamente da Maria Antonietta, parole e musica.

Ascolta la canzone nel video tratto da YouTube (URL: https://www.youtube.com/watch?v=QuCySGnBf98) e caricato da Craig Caddell.

L’opera è cantata dal soprano Mayuko Karasawa.

 TESTO ORIGINALE FRANCESE

Portait charmant, portait de mon amie
Gage d’amour par l’amour obtenu
Ah viens m’offrir le bien que j’ai perdu
Te voir encore me rappelle à la vie.

Oui les voilà ses traits, ses traits que j’aime
Son doux regard, son maintien, sa candeur
Lorsque ma main te presse sur mon coeur
Je crois encore la presser elle-même

Non tu n’as pas pour moi les mêmes charmes
Muet témoin de nos tendres soupirs
En retraçant nos fugitifs plaisirs
Cruel portrait, tu fais couler mes larmes

Pardonne-moi mon injuste langage
Pardonne aux cris de ma vive douleur
Portait charmant, tu n’es pas le bonheur
Mais bien souvent tu m’en offres l’image.

TRADUZIONE IN ITALIANO (by francesefacile.altervista.org/blog)

Ritratto affascinante, ritratto della mia amica
Gabbia d’amore attraverso l’amore ottenuto
Ah vieni a offrirmelo anche se ho perduto
Vederti ancora mi richiama alla vita.

Sì, ecco i suoi tratti, i suoi tratti che amo
Il suo dolce sguardo, il suo mantenimento, il suo candore
Quando la mia mano ti preme sul mio cuore
Credo ancora di premerla ella stessa.

No tu non hai per me le stesse attrattive
Muto testimone dei nostri teneri sospiri
Rintracciando i nostri fuggitivi piaceri
Crudele ritratto, fai colare la mie lacrime.

Perdonami il mio ingiusto linguaggio
Perdona alle crisi del mio vivo dolore
Ritratto affascinante, tu non sei la felicità
Ma molto spesso me ne offri l’immagine. 

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