IL CASTELLO DI ERMENONVILLE

Il castello di Ermenonville è un luogo magico e incantato situato nell’omonimo comune del dipartimento dell’Oise nella regione Alta Francia.

Più che il castello in sé, è celebre il suo splendido parco all’inglese, per essere stato scelto dall’illuminista svizzero Jean-Jacques Rousseau (1712 – 1778) come luogo della sua sepoltura avvenuta nel 1778. Rousseau, deceduto per edema cerebrale dovuto a ictus, venne infatti sepolto sull’Isola dei Pioppi (île des Peupliers) che sorgeva in mezzo allo stagno del giardino di Ermenoville, prima che la sua salma venisse traslata nel Panthéon di Parigi nel 1794, dove si trova tutt’oggi.

 In suo onore, il parco è conosciuto dal 1938 come “Parco Jean-Jacques Rousseau” e anticamente era il giardino del castello del marchese René-Louis de Girardin signore di Ermenonville, buon amico dell’illuminista.

Ritratto di Jean-Jacques Rousseau.

Il primo castello fu costruito nel X secolo, ma venne ereditato dal marchese de Girardin solo nella seconda metà del Settecento. Fu proprio ispirandosi a un romanzo di Rousseau (“Julie ou la nouvelle Héloïse”) che il marchese decise di costruire gli splendidi giardini attorno alla sua residenza come un luogo bucolico capace di ispirare calma e tranquillità.

L’idea di Rousseau era quella di riposare per sempre in un luogo incontaminato, dove si respirava quel “ritorno alla natura” da lui espresso nel romanzo “Emilio o dell’educazione”. Il “ritorno alla natura” predicato nel suo celebre capolavoro era inteso come un ritorno dell’uomo alla verità e all’incorruttibilità. Per questo motivo, nel monumento funebre che oggi rimane della sua precedente tomba sull’Isola dei Pioppi è impressa la scritta in latino “Vitam impendere vero” (“consacrare la vita al vero”).

L’Isola dei Pioppi del Parco “Jean-Jacques Rousseau” di Ermenonville, con all’interno il monumento funebre dedicato all’illuminista.

Tra i personaggi famosi che si recarono a Ermenonville per rendere omaggio a Rousseau, vi sono i suoi due più grandi ammiratori: il rivoluzionario Robespierre e la regina Maria Antonietta, che ispirandosi alle teorie di Rousseau volle costruire il giardino del Petit Trianon dove amava vivere a contatto con la natura. Anche Napoleone, Benjamin Franklyn e i rivoluzionari Danton, Desmoulins Saint-Just furono tra coloro che visitarono la tomba del celebre filosofo, considerato un illuminista molto “sui generis”.

Nell’ottobre del 1794, per volere della Convenzione Nazionale, le spoglie di Rousseau vennero condotte nel Panthéon di Parigi, poiché venne riconosciuto al filosofo e pedagogo svizzero (ma di famiglia francese) il merito di aver saputo ispirare alcune idee alla base della Rivoluzione Francese.

All’Isola dei Pioppi del parco di Ermenonville si ispira l’isoletta “Jean-Jacques Rousseau” del parco Tiergarten di Berlino.

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