IL PALAIS ROYAL

Il Palais Royal (Palazzo reale) è uno degli edifici di Parigi che conservano la memoria dei re di Francia. Nonostante il nome, però, fu abitato dai sovrani solo per pochi decenni, dal momento che la vera e propria reggia era costituita dal Louvre, oggi museo di opere d’arte provenienti da tutto il mondo. Louvre e Palazzo Reale si trovano poco distanti l’uno dall’altro, il primo a sud e il secondo a nord di Rue de Rivoli (Rive Droite).

Cartina del Louvre e del Palais Royal (cerchi blu) e loro posizione rispetto a Rue de Rivoli. Immagine modificata da Google Maps.

Situato nel I arrondissement sulla piazza che prende il suo nome, il Palais Royal è un imponente edificio che sorge al centro della città di Parigi ed è oggi considerato, a causa della tranquillità del suo quartiere, un’oasi di pace in mezzo alla caotica metropoli parigina.

Il palazzo non è visitabile se non in alcuni speciali giorni dell’anno. Sono però visitabili tutto l’anno i suoi immensi giardini (Parc Royal), dove vengono allestite anche mostre ed esposizioni.

Oggi questo palazzo è la sede del Consiglio di Stato (Conseil d’État) e del Consiglio Costituzionale (Conseil constitutionnel), ma è famoso soprattutto per essere stato per molto tempo la residenza dei duchi d’Orléans, un ramo cadetto della famiglia reale dei Borbone.

Scorcio dei giardini del Palais Royal, col Palais Royal visibile in lontananza. Immagine di pubblico dominio.

Inizialmente, il progetto venne commissionato a Jacques Lemercier dal cardinale Richelieu, primo ministro di Francia, per sostituire l’antico hôtel della marchesa de RambouilletRichelieu, che viveva al Louvre, decise di trasferirsi in questo nuovo edificio nel 1634, per evitare ulteriori dissapori col sovrano. Per questa ragione, il primo nome del palazzo fu “Palais Cardinal”. Venne cambiato in “Palais Royal” quando il re Luigi XIII “ereditò” il castello alla morte di Richelieu nel 1642.

La residenza venne utilizzata dalla famiglia reale soprattutto quando Luigi XIV, ancora bambino, vi soggiornò con la madre Anna d’Austria e il cardinale Mazzarino in seguito ai tumulti scoppiati nei pressi del Louvre. Nel 1682, quando il re si trasferì definitivamente alla Reggia di Versailles, il palazzo venne ceduto dal sovrano a suo fratello minore Filippo duca d’Orléans, e da allora fu sempre la residenza di tutti i duchi d’Orléans fino al 1848.

Qui vissero anche i numerosi artisti e scrittori di cui i duchi si fecero mecenati, cosicché in breve tempo questo luogo divenne il cuore della vita parigina. Tra le tante opere di abbellimento che si ebbero sotto gli Orléans, vi fu il famoso porticato o colonnato del 1784 per cui il palazzo è conosciuto tuttora (la Galerie de la Cour d’Honneur), progettato per accogliere negozi e botteghe. Si dice, ad esempio, che in una di queste Charlotte Corday comprò il coltello per assassinare Marat [1]. Oggi, al loro posto, si trovano negozi di antiquariato e bistrot.

Fontana del Palays Royal. Immagine di pubblico dominio.

Grandissime opere di ampliamento e abbellimento – soprattutto dei giardini – furono ordinate anche sotto Luigi Filippo, il “re di luglio”, negli anni ’30 dell’Ottocento (vai alla pagina sulla RIVOLUZIONE DI LUGLIO per saperne di più). Il sovrano, conosciuto per essere molto vicino al popolo, aprì la sua residenza ai cittadini di Parigi. Qui venne costruito anche un casinò, ma i fasti della vita che si svolgeva dentro e attorno al palazzo ne fecero anche un rinomato luogo di prostituzione.

Nel 1848, quando Luigi Filippo d’Orléans venne spodestato e dovette fuggire in Inghilterra, il castello venne ereditato da Napoleone III. In seguito rimase disabitato, quando anche quest’ultimo venne costretto all’abdicazione nel 1871.

Cour d’Honneur del Palais Royal di Parigi, con le colonne di Buren bianche e nere, simili a colonne spezzate. Immagine modificata tratta dall’URL: https://frenchmoments.eu/first-arrondissement-of-paris.

In ricordo di Richelieu, all’interno dell’edificio è presente la Salle Richelieu facente parte della Comédie Française o Théâtre-Français, il più importante teatro del Palais Royal. Il secondo teatro, più piccolo, è noto col semplice nome di Théâtre du Palais-Royal (Teatro del Palazzo Reale) mentre il terzo è il Théâtre de l’ Ephémère.

Nel cortile chiamato Cour d’Honneur, si trova oggi esposta dal 1986 l’opera moderna chiamata “Les deux plateaux” o “colonne di Buren” dal nome del loro autore Daniel Buren (vedi foto soprastante). Quest’opera molto moderna, collocata all’interno di un edificio in stile classico, accese all’epoca molte polemiche sulla sovrapposizione di opere d’arte antiche a opere d’arte moderne.

[1] http://www.enciclopediadelledonne.it/biografie/marie-anne-charlotte-de-corday-darmont/