IL QUARTIERE LATINO

Col nome “Quartiere latino” (Quartier latin) si intende una zona di Parigi collocata all’interno del V e del VI arrondissement (Rive Gauche della Senna). Tradizionalmente, per i parigini il Quartier Latincorrisponde solamente al V arrondissement, anche se in realtà una parte occupa anche la porzione orientale del VI. Il motivo di tale confusione è che “Quartier Latin” è una denominazione culturale e non amministrativa.

Il confine occidentale del Quartiere Latino è contrassegnato dai Giardini del Lussemburgo e dal quartiere di Saint-Germain-des-Prés, entrambi nel VI arrondissement; il confine orientale coincide invece con il confine est del V arrondissement. In generale, si può affermare che il quartiere si sviluppa attorno a Boulevard Saint-Michel e guarda verso le due isolette principali della Senna: l’Île de la Cité e l’Île Saint-Louis.

Estensione sommaria del Quartiere Latino di Parigi (cerchio blu). Il quartiere si sviluppa attorno a Boulevard Saint-Michel (linea blu vicino al Jardin du Luxembourg). Con i cerchi rossi sono segnate le sue zone di confine, tra cui il quartiere di Montparnasse che si trova appena fuori dal Quartier Latin. Immagine modificata da it.parismap360.com.

Il Quartiere Latino divenne famoso tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento per essere uno dei centri dell’attività degli artisti bohémien che venivano a Parigi per trovare lavoro e ispirazione. E’ ricordato appunto per essere il quartiere dove viveva Mimì, la protagonista dell’opera lirica “La Bohème” di Giacomo Puccini. Un altro quartiere molto importante, da questo punto di vista, fu anche Monmartre (sulla Rive droite) assieme al quartiere limitrofo di Montparnasse, a sud-ovest di questa zona.

Uno dei palazzi più famosi che si trovano nel Quartiere Latino è la Sorbona (Sorbonne), l’università più importante di Parigi, inaugurata dal cardinale Richelieu nel ‘600 (INDICATA NELLA CARTINA SOPRASTANTE). L’università, collocata nel V arrondissement, prende nome da Robert de Sorbon che inizialmente, nel 1253, aveva fatto costruire il più importante collegio di teologia di Francia nell’area in cui oggi sorge l’ateneo.

Tra il 1885 e il 1900 l’università venne fortemente ampliata e attorno furono costruite molte scuole esistenti tuttora. Il Quartiere Latino è infatti conosciuto non solo come quartiere degli artisti, ma anche come quartiere degli studi e in generale quartiere della cultura, proprio perché, oltre alla Sorbona, vi si trovano molti altri importanti licei e collegi. Per questa ragione si chiama “quartiere latino”: poiché il latino era la lingua ufficiale che veniva parlata all’interno degli edifici scolastici (soprattutto all’interno del collegio di teologia nel Medioevo e nel Rinascimento).

Cartina che mostra la collocazione della Sorbona (Sorbonne) all’interno del Quartiere Latino e rispetto a Boulevard Saint-Michel. In blu, sono cerchiati anche il Panthéon, il Jardin des Plantes e i confini ovest del quartiere: il Giardino del Lussemburgo, il quartiere di Saint-Germain-des-Prés e la Tour Montparnasse, che però è esclusa dalla circoscrizione del Quartiere. Immagine modificata dal sito it.parismap360.com.

Nel Quartiere Latino si trova l’edificio storico che fino al 1970 costituiva l’antica università, vicino a Place de la Sorbonne. Oggi, però, col nome “Sorbona”, si intendono diverse suddivisioni dell’Università di Parigi, e non solamente una.

Facciata dell’edificio storico della Sorbona. Immagine tratta da Wikipedia.org, creata da David Monniaux e riprodotta con licenza Creative Commons.

Due sono i luoghi culturali molto famosi presenti in questo quartiere, frequentati soprattutto dagli studenti: il Musée de Cluny o “Museo nazionale del Medioevo” di Rue du Sommerard (dove si trova la serie di arazzi intitolata La dama e l’unicorno) e la libreria “Shakespeare and Company” fondata nel 1919 da Sylvia Beach. Questa libreria storica fu frequentata nella prima metà del Novecento dai famosi scrittori americani Ezra Pound ed Ernest Hemingway, nonché dallo scrittore irlandese James Joyce, divenendo uno dei punti d’incontro più rinomati degli artisti bohémien.

Mappa che illustra l’ubicazione di alcuni dei monumenti e delle vie importanti del Quartiere Latino: Rue de la Bûcherie dove si trova la libreria “Shakespeare and Company” e la chiesa di Saint-Séverin (cerchiati in rosso);  il teatro “Le Paradis Latin” (cerchiato in blu) vicino a Rue Monge (sottolineata in rosso assieme a Boulevard Saint-Germain); il Panthéon (cerchiato in verde) e la Sorbona (cerchiata in giallo). Il museo nazionale del Medioevo (Rue du Sommerard) è indicato dalla freccia nera. Immagine di pubblico dominio tratta da Google Maps.

Inizialmente, la libreria venne aperta a rue Dupuytren, per essere poi trasferita a rue de l’Odéon. L’eredità spirituale di Sylvia Beach passò a George Withman nel 1964 quando, dopo la chiusura della libreria storica durante la Seconda Guerra mondiale, l’americano decise di cambiare il nome del proprio locale “Le mistral”, a Rue de la Bûcherie, in “Shakespeare and Company” in onore dell’antica libreria di Sylvia Beach (VEDI CARTINA SOPRASTANTE). Per questa ragione, la nuova libreria “Shakespeare and Company” si trova oggi a questo indirizzo.

Ingresso della nuova libreria “Shakespeare and Company” a Rue de la Bûcherie. Immagine di pubblico dominio.

Il simbolo del Quartiere Latino è però sicuramente il Panthéon, maestoso edificio dove oggi sono sepolte le più illustre autorità della storia di Francia (VEDI CARTINE). L’importanza di questo edificio è tale che vi è dedicata una pagina a parte di questa sezione. Per accedervi e visitare anche la sua galleria fotografica, si clicchi sulla “parola calda” soprastante.

Nel V arrondissement si trova anche la famosissima Rue Mouffetard, altro importante simbolo del Quartiere Latino e della vita bohémienne. Assieme a Place de la Contrescarpe e a Rue de la Montagne de Sainte-Geneviève, costituisce una della strade più rinomate della zona. Antica e pittoresca, è molto frequentata poiché ricca di locali e ristoranti tipici, chiese, teatri e negozi. E’ dunque una meta obbligatoria per lo shopping e per il turista che vuole immergersi nell’atmosfera bohémienne di altri tempi.

Un tratto di Rue Mouffetard. Immagine di pubblico dominio.

A Place Monge, lungo l’omonima via parallela a rue Mouffetard (Rue Monge), si trova un altro luogo molto caratteristico: il Mercato Monge, punto d’incontro di studenti e amanti dello stile rustico che si sviluppa attorno alla sua famosa fontana ed è aperto solo tre giorni la settimana (mercoledì, venerdì e domenica).

Mappa di Rue Mouffetard. Immagine modificata da Google Maps.

Nei pressi di questa piazza, si trova anche il famoso teatro Paradis Latin, costruito da Gustave Eiffel e rinomato per essere il più celebre luogo di divertimenti del quartiere (VEDI CARTINE).

Lungo Rue Monge si trova anche l’antica Arena di Lutezia (Arène de Lutèce), un anfiteatro romano risalente al I secolo d.C. di cui, purtroppo, rimangono solo alcune rovine. Il suo nome viene da “Lutezia”, l’antica denominazione che aveva Parigi all’epoca della Gallia (per saperne di più, vai alla pagina QUANDO PARIGI SI CHIAMAVA LUTEZIA).

Il mercato Monge di Parigi. Immagine di pubblico dominio.

Poco lontano dal Panthéon, si trova il Museo di Storia Naturale (Musée National d’Histoire Naturelle), che segna il limite est del Quartiere Latino e comprende diversi dipartimenti. Il più famoso è senz’altro l’orto botanico chiamato “Jardin des Plantes” (Giardino delle Piante), luogo rinomato per la sua bellezza. Fondato nel 1626 per volere del medico di Luigi XIII perché potesse accogliere le più importanti piante medicinali, oggi costituisce il più grande orto botanico d’Europa. Al suo interno si trovano numerose serre e giardini, nonché la scuola di botanica e lo zoo (ménagerie).

Il Giardino delle Piante (Jardin des Plantes) di Parigi. Immagine di pubblico dominio.

Oltre all’orto botanico, altri importanti dipartimenti del museo sono costituiti da: la Galleria di Paleontologia e di Anatomia comparata (Galerie de Paléontologie et d’Anatomie comparée), la Galleria di Mineralogia e di Geologia (Galerie de Minéralogie et de Géologie) e la Galleria dell’Evoluzione  (Galerie de l’Évolution), nonché il Museo dell’Uomo (Musée de l’Homme) che è l’unico che non si trova qui ma nel XVI arrondissement, all’interno del Palais de Chaillot nell’area chiamata Trocadéro (di fronte alla Tour Eiffel).

A sinistra: baldacchino dell’ Église Notre-Dame (de l’hôpital) du Val-de-Grâce; a destra: interno della chiesa di Saint-Séverin. Immagini di pubblico dominio.

Oltre ai musei frequentati dagli studenti universitari (e non solo), nel Quartiere Latino si trovano anche importanti e bellissimi edifici religiosi: la magnifica Église Notre-Dame (de l’hôpital) du Val-de-Grâce (meglio conosciuta solo come “chiesa di Val-de-Grâce) famosa per i suoi splendidi soffitti e per il superbo baldacchino sopra l’altare; la gotica Chiesa di Saint-Séverin (Chiesa di San Severino) dagli interni che ricordano Notre-Dame-de-Paris; e infine la chiesa di Saint-Étienne-du-Mont (Santo Stefano al Monte) costruita sul colle di Santa Genoveffa e riconoscibile per i suoi meravigliosi interni bianchi e per la spettacolare tribuna (jubé) in marmo traforato costruita nel Cinquecento.

Interno della chiesa di Saint-Étienne-du-Mont di Parigi: tribuna in marmo. Immagine di pubblico dominio.

Tra il V e il VI arrondissement, si estende Boulevard Saint-Germain, così chiamato perché attraversa il quartiere di Saint-Germain-des-Prés, che a sua volta prende il nome dall’abbazia qui collocata. Famoso per i suoi alberghi e ristoranti, questo Boulevard ospita anche un monumento dedicato a Diderot.

Nel VI arrondissement, il luogo d’interesse più importante del Quartiere Latino sono i Giardini del Lussemburgo a cui è stata dedicata una pagina a parte della sezione. Appena fuori da quest’area, inizia il quartiere di Montparnasse del XIV arrondissement, famoso per la sua torre: la Torre di Montparnasse (Tour de Montparnasse) chiamata in francese solamente Tour Montparnasse. Anche a questo argomento è stata dedicata una pagina a parte, a cui si accede cliccando sulla “parola calda”.

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