IL ROCOCO’

Il Rococò fu uno stile artistico che nacque in Francia tra la fine del Seicento e l’inizio del Settecento. A esso è dedicato un paragrafo della pagina PER COSA LA FRANCIA E’ FAMOSA 4 presente nel sito internet associato al blog.

Esempio di grotta in stile Rococò come decorazione di un giardino all’inglese.

Il Rococò nacque come evoluzione dello stile architettonico precedente, il Barocco, e come il Barocco si espresse attraverso eccessi, una composizione assolutamente scenografica e una particolare attenzione alla forma, sostituendo però ai colori scuri delle tinte leggere, dei colori chiari e luminosi. Inoltre, non si espresse molto in architettura, bensì piuttosto nella decorazione di interni e giardini, nella moda e in generale nei dettagli artistici. Molte regge furono decorate con questo stile (si citano soprattutto Versailles e Caserta), che divenne espressione del potere monarchico europeo e della frivola vita di corte.

Chiesa decorata in stile Rococò.

Si racconta che il nome “Rococò” fu inventato da un allievo del celebre pittore Jacques-Louis David, che unì assieme le parole “rocaille” (scoglio o pietra) e “baroque”, a indicare uno stile artistico di origine barocca utilizzato inizialmente per la decorazione di aree rocciose di fontane e giardini (vai anche alla pagina sui GIARDINI ALLA FRANCESE E ALL’INGLESE). Questo termine, come quello di “gotico”, nacque dunque dalla fusione di due termini e fu dato in senso dispregiativo, per criticare l’eccessiva pomposità e stucchevolezza del nuovo stile (vai alla pagina sui GARGOYLE per saperne di più sul gotico francese).

Esempio di arredamento in stile Rococò.

Il Rococò venne importato in diversi Paesi europei come l’Italia (ma solo quella del nord), la Spagna, la Germania, l’Austria e la Russia. In Italia, i maggiori esponenti furono Tiepolo, Longhi e Guardi, ma anche Filippo Juvarra e Luigi Vanvitelli, che inizialmente furono esponenti del tardo Barocco. In Inghilterra, il Rococò ebbe pochissima diffusione: tra i pochi artisti che si cimentarono, si ricordano William Hogarth e Thomas Gainsborough.

In Francia, i maggiori esponenti in pittura furono François Boucher e Jean-Honoré Fragonard, mentre Étienne Falconet fu il più grande esponente nella scultura, sebbene la scultura Rococò di Falconet si espresse soprattutto in alcune preziose porcellane conservate a Sèvres (Île-de-France). Il primo artista francese del Rococò fu il pittore Antoine Watteau, autore del famoso dipinto “Gilles” o “Pierrot” del 1719.

“Gilles” o “Pierrot” di Antoine Watteau conservato al Museo del Louvre di Parigi (1718-1719).

Mentre nel resto d’Europa questo stile perdurò fino alla fine del XVIII secolo, in Francia si dissipò verso gli anni ’60 del Settecento, venendo sostituito dallo stile più sobrio del Neoclassicismo.

 Durante il Rococò, cambiò moltissimo anche la moda, tant’è vero che in questo periodo nacquero l’usanza della parrucca e delle culotte per uomo (vai anche alla pagina sui SANCULOTTI E L’ABITO RIVOLUZIONARIO per saperne di più).

Ritratto di Madame de Pompadour dipinto da Quentin de la Tour nel 1755, conservato al Museo del Louvre di Parigi.

I vestiti per le donne divennero sempre eleganti e sensuali, espressione di una riscoperta della libertà e della consapevolezza di sé da parte dell’universo femminile, in particolare tra le classi più altolocate. La donna smise di essere una figura obbediente e sottomessa al marito, ma divenne sempre più maliziosa e indipendente, libera anche di avere diverse relazioni amorose, soprattutto all’interno della corte di Versailles. Oltre a portare ampie scollature e un trucco molto pesante fatto di una cipria immacolata, labbra rosse e neo sulla guancia (utilizzato, peraltro, anche dagli uomini, i cosiddetti “cicisbei”), la nobildonna francese iniziò a diventare appassionata di ventagli, poiché questi venivano utilizzati per ammaliare i giovanotti e lanciare messaggi ai propri amanti durante balli e feste di corte. L’epoca Rococò, dunque, segnò un periodo di grande libertà e indipendenza, per la donna e per i popoli in generale.

“Diana al bagno”, dipinto di François Boucher del 1742, conservato al Museo del Louvre di Parigi.

Per saperne di più su questo argomento, vai all’appendice dedicata al dipinto L’ALTALENA di Fragonard, considerato il manifesto del Rococò; oppure vai alla pagina dedicata alle PARRUCCHE DEL SETTECENTO per saperne di più sulla moda del Rococò.

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