LA REGINA MARGOT

Una delle figure più leggendarie della storia di Francia è costituita dalla cosiddetta “regina Margot”. Con questo soprannome, inventato da Alexandre Dumas padre, è ricordata la principessa Margherita di Valois, che fu sorella di tre re di Francia (Francesco II, Carlo IX ed Enrico III) ed essa stessa regina alla morte dei fratelli.

Ritratto della regina Margot.

Margherita di Valois (1553 – 1615) fu la prima moglie del re Enrico IV di Francia, che sposò nel 1572. A quell’epoca, Enrico era il re di Navarra, e il matrimonio venne deciso dalla madre di Margot, Caterina de’ Medici, per riappacificare i cattolici coi protestanti che vivevano su suolo francese. Enrico era infatti il capo della fazione ugonotta, e dunque aderente al calvinismo. Non solo, ma in quanto cugino della famiglia reale, era anche un potenziale aspirante al trono qualora fossero mancati eredi.

Il matrimonio, tuttavia, benché solennemente celebrato il 18 agosto sul piazzale della cattedrale di Notre-Dame di Parigi (pare che Enrico IV non avesse voluto partecipare alla messa) venne molto contestato dal popolo e dai religiosi. Lo stesso papa Pio V (che morì pochi mesi prima delle nozze) non dette la sua approvazione e provò a osteggiare l’unione. Pochi giorni dopo, nella notte tra il 23 e il 24 agosto 1572, ebbe luogo la strage di San Bartolomeo in cui i cattolici uccisero un numero ingente di ugonotti, come forma di protesta verso i tentativi di riappacificazione della corona.

La regina Margot, donna molto colta e femminista, svolse un importante ruolo di mecenate per i letterati della corte di Nérac, ma i suoi rapporti con Enrico IV non furono mai buoni, e vennero offuscati dalle tensioni religiose e dai numerosi scandali sessuali nei quali fu coinvolta (anche se neppure il marito le fu estremamente fedele).

Nel 1576 aiutò il fratello minore Francesco Ercole, Duca di Alençon e poi d’Angiòsul quale aveva grande influenza, a fuggire dalla prigionia nel Louvre, dove era stato rinchiuso in quanto capo della fazione dei “Malcontenti” (Malcontents), composta da cattolici e protestanti contrari all’assolutismo monarchico. Si premurò inoltre di riappacificarlo col fratello Enrico III, che era re di Francia, e con la nobiltà delle Fiandre per porlo a capo di un regno autonomo nei Paesi Bassi. Francesco Ercole morì tuttavia nel 1584, senza portare a termine il progetto della sorella. Fu conosciuto col nome di “Protettore della libertà dei Paesi Bassi”.

Nel 1585 Margot aderì anche alla Lega Cattolica (o Santa Lega) creata dall’erede al trono cattolico Enrico di Guisa (questa lega non fa confusa con la Lega Cattolica fondata in Germania dal duca Massimiliano I di Baviera). Tutto ciò provocò l’ira del marito, Enrico di Navarra, e lo costrinse a rinchiuderla nel castello di Usson (regione Occitania) fino al 1605. Durante i venti anni di prigionia, Margherita scrisse le sue memorie, che vanno dal 1565 al 1587.

A causa del suo stato di prigionia, fu regina di Francia solo su carta, dal 1593 al 1600, dopo che, morti tutti gli altri pretendenti, suo marito si convertì al Cattolicesimo per ereditare il trono. Con Enrico, incoronato col nome di Enrico IV, ebbe inizio la dinastia dei Borbone (o Borboni), ultimi sovrani di Francia.

La coppia non ebbe ovviamente figli, anzi nel 1600 il re chiese l’annullamento del suo matrimonio con Margot per poter sposare Maria de’ Medici da cui nacque il Delfino Luigi XIII. Margherita acconsentì all’annullamento solo dopo aver ricevuto un ampio compenso e una rendita. Fu tuttavia sempre in buoni rapporti con la nuova moglie di Enrico e con suo figlio, specialmente dopo l’assassinio del re nel 1610.

Morì nel 1615, dopo aver fondato l’ordine delle suore del Sacro Cuore di Gesù e degli Agostiniani Minori.

A lei è dedicato il romanzo di Alexandre Dumas padre “La regina Margot” (La reine Margot) del 1845, nel quale il personaggio viene dipinto come estremamente libertino, fatto che non corrisponde esattamente alla realtà ma che ormai è entrato nella leggenda legata a questa figura storica. Inoltre, è grazie al romanzo che viene ricordata col soprannome “regina Margot”, sebbene non venisse utilizzato ai suoi tempi.

Sul romanzo si basa il film, cult del cinema francese, “La regina Margot” del 1994. Diretto da Patrice Chéreau, il film è interpretato dai due famosissimi attori francesi Isabelle Adjani e Daniel Auteuil (interprete anche del film “Il cavaliere di Lagardère”, descritto nella pagina dedicata all’argomento).

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