LA SAINTE-CHAPELLE

La Sainte-Chapelle (Santa Cappella) è un meraviglioso edificio annesso al Palazzo di Giustizia (o Palais de Justice) di Parigi, ed è quindi situato sull’ Île de la Cité, in mezzo al fiume Senna. Per la precisione, la Sainte-Chapelle si trova annessa al lato sud del palazzo, quello che guarda verso la Rive Gauche. Il lato nord ha invece annessa la Conciergerie, di cui già trattato nella pagina principale (link in fondo).

Dal momento che non è l’unica Sainte-Chapelle presente in Francia (anche se è la più antica), viene chiamata anche Sainte-Chapelle du Palais per distinguerla dalle altre. Il “Palais” in questione, ovviamente, è il Palais de Justice. Tuttavia, il termine si riferisce anche al Palais de la Cité, antico nome della Conciergerie.

Mappa della Sainte-Chapelle annessa al Palazzo di Giustizia. Immagine modificata da Google Maps.

Di architettura gotica, la bellissima Sainte-Chapelle venne fatta costruire intorno al 1240 da Luigi IX, il re di Francia santo e oggi patrono della Nazione, per custodire le reliquie di cui era collezionista. In particolare, qui era custodita la Corona di Spine avuta dall’imperatore di Bisanzio Baldovino II, nonché un pezzo della Vera Croce. In più, vi veniva custodito anche il Trésor de Chartres, nome col quale si indicano i registri ufficiali di Francia compilati a partire da Filippo II (detto anche Filippo Augusto), nonno di Luigi IX.

Oggigiorno nessuna di queste reliquie si trova più qui, poiché furono portate via durante la Rivoluzione Francese. La corona di spine – una delle poche sopravvissute – è oggi conservata nella cattedrale di Notre-Dame.

L’interno della cappella è stato ampiamente restaurato alla fine dell’Ottocento, e in tale occasione sul tetto è stata anche aggiunta la guglia chiamata “flèche” (cioè “freccia”), in sostituzione di quella precedente andata distrutta nel Settecento.

Facciata esterna della Sainte-Chapelle di Parigi, con la flechè ottocentesca in mezzo al tetto. Nell’immagine è visibile anche il cancello dorato del Palazzo di Giustizia. Pubblico dominio.

Nel Medioevo, la cappella era un edificio religioso che si trovava annesso al palazzo reale chiamato Palais de Saint-Louis. La sua funzione era infatti anche quella di cappella di corte, oltre che di reliquiario. Quando poi il palazzo venne distrutto e al suo posto fu costruito il Palais de Justice di Parigi, la cappella venne utilizzata solamente come reliquiario, e definitamente sconsacrata dopo la perdita delle reliquie.

Oggi, questo bellissimo edificio gotico decorato da coloratissime vetrate è uno dei monumenti più amati della città. Costituisce un perfetto esempio di gotico radiante, evoluzione del classico stile gotico caratterizzata da un’estremizzazione dei suoi elementi principali, come l’allungamento delle volte a sesto acuto e l’uso massiccio delle vetrate (vai alla pagina sulla BASILICA DI SAINT-DENIS o alla pagina sui GARGOYLE per saperne di più sullo stile gotico). In questo edificio, le vetrate ne compongono addirittura i 2/3.

Alcune delle vetrate della Sainte-Chapelle. Immagine di pubblico dominio.

La Sainte-Chapelle è divisa in due cappelle: superiore e inferiore. Anticamente quella superiore, più grande, era destinata all’ascolto della Messa da parte della famiglia reale, mentre quella inferiore era destinata ai servitori. A queste due cappelle si accedeva attraverso due diversi portali sormontati da bassorilievi (vedi immagine sotto): sopra al portale della cappella superiore, coperto da una loggetta, c’è il bassorilievo di Gesù Cristo in trono fra i santi che reggono i segni della passione, poggiante su una colonnina con la statua di Cristo redentore; sopra il portale della cappella inferiore c’è il bassorilievo dell’Incoronazione della Madonna, e la statua della colonnina su cui poggia raffigura la Madonna col Bambino.

Oggi, alla cappella superiore si accede attraverso delle scale a chiocciola che salgono dalla cappella inferiore.

Portali delle due cappelle sulla facciata della Sainte-Chapelle. Immagine di pubblico dominio.

La cappella inferiore, più bassa di quella superiore, è alta circa 7 metri e ospita nella sua abside la statua marmorea di San Luigi IX. Gli stupendi soffitti sono decorati da gigli di Francia dorati in campo blu e ai lati sono presenti due navate strette che, circondando l’abside a sette lati, formano posteriormente un deambulatorio. Un tempo, dove oggi si trova la statua di marmo, era collocato l’altare della cappella.

Cappella inferiore della Sainte-Chapelle: a sinistra la statua di Luigi IX, a destra il soffitto coi gigli dorati in campo blu. Dietro la statua di Luigi IX si intravede il deambulatorio che circonda l’abside. Immagini di pubblico dominio.

La cappella superiore, dove anticamente erano conservate le reliquie, è alta circa 15 metri e ha anch’essa, sotto le volte, dei soffitti decorati da gigli dorati in campo blu. Questo luogo non supera la cappella inferiore solo in altezza, ma anche in bellezza, per via della sue stupende vetrate che rivestono per intero le pareti laterali, visibili anche dalla facciata esterna. Tutte le vetrate raffigurano scene tratte dai libri della Torah (per i cristiani “Antico Testamento”), in ordine cronologico iniziando dalla prima campata a destra e terminando alla quarta campata a sinistra.

Questo perché la cappella superiore, a differenza di quella inferiore, è divisa in quattro campate anziché in tre navate. L’abside non possiede deambulatorio, ma è anch’essa di pianta ettagonale, cioè a sette lati. Le vetrate dell’abside sono le uniche che non illustrano scene bibliche tratte dalla Torah, bensì dal Vangelo. Tra le scene rappresentate, non può mancare la Coronazione di Spine, in onore della reliquia più importante che si trovava qui.

Cappella superiore della Sainte-Chapelle. Nella foto è possibile ammirare le vetrate laterali e attorno all’abside, il soffitto decorato da gigli dorati in campo blu, il ciborio sopra alla loggetta inferiore dell’altare (al centro) e i contrafforti con le statue degli apostoli attorno al perimetro della cappella. Immagine di pubblico dominio tratta dal sito Pixabay.com.

Due sono le peculiarità di questa cappella: il grande rosone della controfacciata aggiunto nel Quattrocento e decorato da bellissime vetrate che raffigurano scene dell’Apocalisse, e infine le due loggette dell’abside, poste una sopra l’altra a imitazione delle due cappelle dell’edificio. Nella loggetta inferiore, decorata da altorilievi di angeli, si trovava l’altar maggiore della cappella; la loggetta superiore, invece, formata da guglie sorrette da piccoli pilastri, contiene il ciborio che venne costruito per ospitare le reliquie collezionate da Luigi IX, in particolare la Corona di Spine.

Rosone della controfacciata della Sainte-Chapelle, cappella superiore. Immagine di pubblico dominio.

Tutto attorno alla cappella superiore, i contrafforti sono decorati da statue degli Apostoli.

Lo spazio circostante, finemente decorato in oro, assomiglia più a un capolavoro di oreficeria che architettonico, come nello stile del gotico radiante chiamato anche “rayonnant” in francese. Un altro esempio di gotico radiante a Parigi è la cappella del castello di Saint-Germain-en-Laye, comune poco lontano dalla capitale in direzione ovest.

Ciborio poggiante sopra la loggetta inferiore decorata da altorilievi di angeli, dove anticamente si trovava l’altare. A sinistra, visione d’insieme della loggetta inferiore e di quella superiore. A destra, veduta frontale della loggetta superiore e parziale di quella inferiore. Immagini di pubblico dominio.

TORNA AL PALAZZO DI GIUSTIZIA E ALLA CONCIERGERIE