MARGUERITE YOURCENAR

Marguerite Yourcenar (1903- 1987) è stata una scrittrice e poetessa francese del XX secolo, esponente di quello che in letteratura viene chiamato “Classicismo moderno”, sia per i temi trattati che per il suo particolare stile. La Yourcenar, infatti, attinge spesso da temi e personaggi del mondo classico (greco e romano) attraverso uno stile elegante, limpido e perfetto, proprio come quello dei grandi autori del passato che appartengono alle epoche a cui si ispira.

Nata Marguerite Cleenewerck de Crayencour, la Yourcenar era di madre belga e padre francese. Rimasta orfana di madre molto presto, venne cresciuta da suo padre e da sua nonna, mostrando fin da piccola un vivo interesse per i classici e per il teatro del Seicento, in particolar modo per le commedie di Aristofane e di Jean Racine. Appassionata del mondo antico, sapeva inoltre parlare perfettamente sia il latino che il greco antico. Fu questa sua grande passione a influenzare il suo stile e le sue opere quando, negli anni ’20, decise di dedicarsi alla letteratura utilizzando come pseudonimo l’anagramma del suo cognome “Crayencour”, cioè “Yourcenar”.

Oltre ad essere un’importante scrittrice, fu anche traduttrice in francese delle opere dei due scrittori inglesi Virginia Woolf ed Henry James.

La fama delle sue opere letterarie fu tale che nel 1980 ebbe l’onore di essere la prima donna eletta all’ Académie Française.

L’esordio letterario avvenne nel 1921 con la raccolta di poesie “Il giardino delle chimere” (Il giardino delle chimere), che venne però pubblicata a sue spese. In seguito uscì il romanzo “Alexis o il trattato della lotta vana” (Alexis ou le traité du vain combat) del 1929, opera che fece subito molto scalpore in quanto incentrata sul tema dell’omosessualità, allora considerata un tabù e una sconcezza. Ma la Yourcenar, libera dai pregiudizi e dalle imposizioni, non si lasciò spaventare dalle critiche e ottenne subito notorietà attraverso questa prima opera di successo.

Tutto il romanzo è in realtà una lunga lettera in cui un uomo, per la prima volta sincero con se stesso e con gli altri, confessa a sua moglie la propria omosessualità e la decisione di lasciarla per questo motivo. Tutta l’opera, molto significativa, è basata in parte sulle esperienze di vita e sulle vicende di alcuni conoscenti della Yourcenar.

Temi molto scabrosi vengono trattati anche nel romanzo “Anna, soror…” del 1925, questa volta  riguardo all’amore incestuoso (e per questo impossibile) della protagonista Anna per suo fratello Miguel.

Negli anni ’30 uscirono le “Novelle orientali” (Nouvelles orientales), l’opera in prosa “Fuochi” (Feux) e “Il colpo di grazia” (Le coup de grâce), ma l’opera più importante della scrittrice venne pubblicata solo nel 1951: “Memorie di Adriano” (Mémoires d’Hadrien), un romanzo nel quale l’autrice si serve del personaggio storico di Adriano (imperatore romano del II secolo d.C.) per scrivere un trattato quasi “filosofico”: con un linguaggio chiaro e pulito, ella immagina le memorie che il vecchio imperatore lascia al suo erede Marco Aurelio, imperatore dopo di lui, perché possano essergli da guida nel duro compito che si troverà a svolgere. Le memorie, ovviamente, sono un espediente letterario della Yourcenar per parlare non tanto del personaggio di Adriano, quanto della vita, della morte e dell’umanità, attraverso le vicende personali dell’imperatore romano e quelle della crisi dell’impero.

Il mondo antico è ancora protagonista del romanzo “L’opera al nero” (L’Œuvre au noir) del 1968, dove il personaggio principale, il medico rinascimentale Zénon, espone le sue teorie filosofiche sulla vita in maniera forse troppo moderna per l’epoca in cui l’opera è ambientata, caratteristica che verrà definita dai critici “modernità del passato”.

Altre opere molto famose sono la trilogia “Il labirinto del mondo” (Le labyrinthe du monde), la raccolta “Ricordi pii” (Souvenirs pieux) del 1974 e “Archivi del Nord” (Archives du Nord) del 1977, dove la scrittrice, abbandonando il tema del mondo classico, si lascia andare ai ricordi sulla propria famiglia e sulla propria infanzia.

Nel 1981 venne pubblicato il romanzo “Un uomo oscuro” (Un homme obscure), ispirato ad alcuni personaggi della Bibbia ma dalla trama interamente fantastica, il cui seguito è “Una bella mattina” (Une belle matinée). Nel 1982 fu la volta della raccolta  “Come l’acqua che scorre” (Comme l’eau qui coule), formata da tre racconti storici ambientati nel Seicento.

Altre raccolte molto importanti sono “Con beneficio d’inventario” (Sous bénéfice d’inventaire) pubblicato negli anni ’70 e “Pellegrina e straniera” (En pèlerin et en étranger) del 1989, assieme alla commedia “Elettra o la caduta delle maschere” (Électre ou a chute des masques) del 1954, sempre basata su temi classici.

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