PIERRE DE COUBERTIN, PADRE DELLE OLIMPIADI MODERNE

Questa pagina è dedicata al barone e sportivo francese Pierre de Coubertin (1863 – 1937), colui che nel 1896 fondò i Giochi Olimpici moderni, ancora esistenti ai giorni nostri. Le Olimpiadi rappresentano oggi la principale competizione sportiva del mondo e si basano sugli antichi giochi olimpici che venivano praticati dagli atleti nell’Antica Grecia.

Forse non molti sanno che si deve alla Francia, e in particolare al barone parigino Pierre de Coubertin, la fondazione dei moderni giochi olimpici (Jeux olympiques), divisi oggi in Olimpiadi, Olimpiadi invernali e Paraolimpiadi.

Pierre de Coubertin.

I primi giochi olimpici furono inventati dai Greci e si svolsero nel 776 a.C. a Olimpia, antica città del Peloponneso oggi facente parte del comune Archea Olympia. I primi giochi nacquero durante una cerimonia religiosa che ebbe luogo quell’anno a Olimpia, per rendere omaggio alle divinità. Secondo le leggenda, fu un cretese di nome Eracle a stabilire che i giochi di Olimpia si tenessero ogni quattro anni da quella data in poi. Proprio come oggi, si trattava di una grande competizione in cui i migliori atleti di tutta la Grecia (rigorosamente uomini) si confrontavano fra loro in gare come la corsa, la lotta e il lancio.

Sebbene i Giochi Olimpici siano conosciuti e comunemente chiamati anche con il termine “Olimpiadi”, l’olimpiade indica in realtà l’intervallo di tempo di quattro anni che intercorre tra un’edizione dei giochi e la successiva, allora come oggi.

Il barone Pierre de Coubertin era uno sportivo, un pedagogo e uno storico francese della Belle Époque. Fondatore dell’Unione delle società francesi di sport atletici (Union des sociétés françaises de sports athlétiques) e del primo corpo scout di Francia, l’Éclaireurs Français, è stato il padre delle moderne Olimpiadi disputate attualmente dagli atleti di tutto il mondo.

Ispirato dalle competizioni sportive che si tenevano in Inghilterra, soprattutto fra studenti delle varie scuole, Coubertin ebbe l’idea di ripristinare la tradizione dei giochi olimpici in occasione del Congresso Olimpico di Atene del 1894. Fu così che dal 6 al 15 aprile 1896 si svolsero nella capitale della Grecia i primi Giochi Olimpici moderni, stavolta aperti anche alle donne. Più tardi, nel 1924, Coubertin fondò anche i Giochi Olimpici Invernali che si tennero la prima volta a Charmonix-Mont-Blanc, nella regione francese Alvernia-Rodano-Alpi.

Cartina dell’antica Grecia, con indicata la città di Olimpia (Olympia).

Da allora, ogni quattro anni vengono organizzati, nelle più grandi città di ogni Paese, i Giochi Olimpici e Olimpici invernali, questi ultimi dedicati agli sport che si praticano sul ghiaccio e sulla neve. Entrambi rappresentano la più grande competizione sportiva a livello planetario. Inizialmente, entrambi gli eventi si svolgevano lo stesso anno, ma dal 1994 si svolgono sfalsati di due anni.

Di Coubertin fu anche l’invenzione del giuramento olimpico e della bandiera olimpica coi cinque cerchi che rappresentano i cinque continenti (Europa, America, Asia, Africa e Oceania), intrecciati tra loro come simbolo dello sport che unisce i popoli di ogni nazione (vedi sotto). Già nell’antica Grecia, infatti, le guerre venivano interrotte in occasione delle Olimpiadi, evento sportivo a cui partecipano tutti gli atleti di ogni polis. Non per niente il motto olimpico, anch’esso invenzione di Coubertin, è “Citius, Altius, Fortius- Communiter”, cioè “più veloce, più in alto, più forte – insieme”.

Coubertin morì nel 1937. La sua memoria non viene oggi onorata solo dalle Olimpiadi e dalle Olimpiadi invernali, ma anche dalle Paraolimpiadi, che furono istituite nel 1960. Le Paraolimpiadi sono la più grande competizione sportiva mondiale per atleti con disabilità. Furono organizzate per la prima volta a Roma su proposta del medico italiano Antonio Maglio, anche se il primo fondatore di competizioni sportive per soldati feriti in guerra fu il medico polacco Ludwig Guttmann nel 1948.

A Coubertin è dedicata la medaglia Pierre de Coubertin o “medaglia del vero spirito sportivo”, che dal 1964 viene assegnata dal Comitato Olimpico Internazionale agli atleti che dimostrano il miglior spirito sportivo durante la competizione mondiale.

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