I PROTAGONISTI DELLA RIVOLUZIONE

Questa pagina è dedicata ai protagonisti della Rivoluzione Francese, ossia i più importanti rivoluzionari, coloro che hanno avuto un ruolo attivo nella storia della Francia negli anni che vanno dal 1789 alla fine del Terrore (1794).

La pagina non parlerà di Maria Antonietta e Luigi XVI e altri membri della nobiltà (DUCHESSA DI POLIGNAC, PRINCIPESSA DI LAMBALLE ecc.) in quanto furono antagonisti all’interno delle vicende, e non protagonisti. Notizie su questi personaggi sono comunque reperibili alle pagine a loro dedicate (cliccare sui link).

MAXIMILIEN DE ROBESPIERRE (1758 – 1794)

Soprannominato “l’incorruttibile”, è stato il principale artefice della Rivoluzione Francese. Avvocato di grande fama, fu un rappresentante del Terzo Stato (borghesia) nell’Assemblea degli Stati Generali del 1789, divenendo poi membro dell’Assemblea Nazionale e dell’Assemblea Nazionale Costituente che si formarono poco dopo. Presidente del club dei Giacobini, aderì al partito dei Montagnardi (ala più estremista) all’interno della Convenzione Nazionale. Nel 1793 divenne membro del Comitato di Salute Pubblica, per poi venire eletto presidente della Convenzione nello stesso anno (secondo mandato). Divenuto in un secondo tempo acceso repubblicano e grande amico di Saint-Just, insieme a lui attuò la politica o regime dittatoriale del Terrore (La Terreur), durante il quale vennero ghigliottinati centinaia di oppositori dei Giacobini. Venne deposto dal colpo di Stato del 9 Termidoro (27 luglio) e ghigliottinato il 28 luglio 1794.

Maximilien de Robespierre, principale autore della Rivoluzione Francese.

LOUIS ANTOINE DE SAINT-JUST (1767 – 1794)

Avvocato, conosciuto come “angelo e demone della rivoluzione”, nel 1790 entrò in politica come ufficiale della Guardia Nazionale e più tardi, nel 1792, deputato della Convenzione Nazionale per la fazione dei Montagnardi (l’ala più estremista dei Giacobini). Repubblicano di vedute fortemente estremiste, nello stesso anno fu eletto presidente del club dei Giacobini sostituendosi a Robespierre, del quale divenne il più stretto collaboratore a partire dal 1793. Membro del Comitato di Salute Pubblica, si occupò di scrivere la “Costituzione Giacobina”. Nel 1794 divenne presidente della Convenzione Nazionale, carica che era stata occupata anche da Robespierre. Venne ghigliottinato insieme a lui il 28 luglio 1794 per aver instaurato il regime del “Terrore” dal giugno 1793.

Louis-Antoine de Saint-Just, più stretto collaboratore di Robespierre durante la Rivoluzione Francese.

GILBERT DU MOTIER DE LA FAYETTE  (1757 – 1834)

Marchese e generale dell’esercito francese, si distinse sia durante la Rivoluzione Americana che durante la Rivoluzione Francese. Combatté infatti tra il 1775 e il 1783 al fianco delle colonie americane contro la madrepatria Inghilterra. Nel 1789 fu deputato del Primo Stato (nobiltà) durante l’Assemblea degli Stati Generali. Dopo la Presa della Bastiglia (14 luglio 1789), venne posto a capo della Guardia Nazionale e fu tra coloro che si occuparono della stesura della “Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo e del Cittadino”, ma fu sempre di vedute moderate, auspicando la nascita della monarchia costituzionale anziché della repubblica. Famoso è il baciamano che fece a Maria Antonietta quando le donne di Parigi marciarono verso Versailles il 5 ottobre 1789 chiedendo pane alla regina, e questa dovette inchinarsi dal balcone di fronte al popolo. A causa delle sue vedute moderate, operò la Strage del Campo di Marte il 17 luglio 1791 contro i rivoltosi che chiedevano a gran voce la repubblica. Si congedò dunque dalla Guardia Nazionale e tentò la fuga in Olanda, ma venne arrestato e passò cinque anni in carcere. Negli anni successivi alla Rivoluzione, occupò sempre figure di spicco e sostenne Luigi Filippo d’Orléans durante la Rivoluzione di Luglio.

Il marchese di La Fayette, anch’esso protagonista degli eventi della Rivoluzione Francese.

GEORGES JACQUES DANTON (1759 – 1794)

Fondatore del club dei Cordiglieri assieme a Desmoulins ed Hébert, si distinse immediatamente per essere di stampo più repubblicano rispetto a Robespierre e ai Giacobini. Avvocato e membro dei Montagnardi (fazione nella quale sfociarono Cordiglieri e Giacobini più estremisti), nel 1792 fu presidente della Convenzione Nazionale assieme a Robespierre, e nel 1793 capo del Comitato di Salute Pubblica. Venne ghigliottinato nell’aprile del 1794 per ordine di Robespierre, in quanto divenuto di vedute troppo moderate.

 

Georges Danton, altro grande protagonista della rivoluzione.

CAMILLE DESMOULINS (1760 – 1794)

Co-fondatore dei Cordiglieri assieme a Danton, nel 1789 fu uno dei rappresentati del Terzo Stato all’Assemblea degli Stati Generali. Membro dei Montagnardi all’interno della Convenzione Nazionale, è ricordato per essere stato un brillante oratore delle folle. Venne ghigliottinato insieme a Danton.

Camille Desmoulins, più stretto collaboratore di Danton.

JEAN – PAUL MARAT (1743 – 1793)

Conosciuto come “l’amico del popolo”, fu uno dei pochi padri della rivoluzione a non essere laureato in giurisprudenza ma in medicina. Deputato della Convenzione Nazionale nel 1792, nel 1793 fu eletto presidente dei Giacobini sebbene fosse inizialmente di vedute più vicine ai Cordiglieri. Nella primavera del 1793 venne assolto dal Tribunale Rivoluzionario per le accuse fattegli dai Girondini di aver incitato i repubblicani a sterminare i nemici della Rivoluzione. Venne assassinato il 13 luglio 1793 in casa sua, nella vasca da bagno, dalla girondina Charlotte Corday per aver incitato l’espulsione dei Girondini dalla Convenzione Nazionale.

Dipinto “La morte di Marat” di Jacques-Louis David del 1794.

CHARLOTTE CORDAY  (1768 – 1793)

Discendente del commediografo Corneille, ma di povere origini, è famosa per essere stata la Girondina autrice dell’omicidio di Jean-Paul Marat. Fu ghigliottinata quattro giorni dopo.

Charlotte Corday, girondina autrice dell’omicidio di Marat.

JACQUES-RENÉ HÉBERT (1757 – 1794)

Capo del partito dei Cordiglieri a cui appartenevano anche Danton e Desmoulins, fu sostituto procuratore della Comune di Parigi del 1792 e della corrente che da lui prende nome: gli Hebertisti. Fu tra coloro che promossero la “legge dei sospetti” del 17 settembre 1793 fomentando il Terrore, di cui fu vittima il 24 marzo 1794 dopo essere entrato in conflitto con gli “Arrabbiati” e con Robespierre.

Jacques-René Hébert, capo del club degli Esagerati o Hebertisti.

PAUL BARRAS (1755 – 1829)

Del partito dei montagnardi, Barras (la “s” si pronuncia) aderì ai Termidoriani che cospirarono per mettere fine al Terrore di Robespierre (vai a LA MORTE DI ROBESPIERRE). Divenuto loro capo, è considerato il primo artefice della caduta di Robespierre e Saint-Just avvenuta tra il 9 e 10 Termidoro 1794. Fu membro del Convenzione Termidoriana che seguì la fine del regime di Robespierre e fermò l’insurrezione del “13 vendemmiaio” (5 ottobre) 1795 assieme a Napoleone. Fu in seguito membro del Direttorio dal 1795 fino al Colpo di Stato del 18 brumaio 1799 (vai a NAPOLEONE BONAPARTE).

Paul Barras, capo dei Termidoriani.

GEORGES COUTHON (1755 – 1794)

Avvocato affetto da paraplegia, fu una figura molto importante durante il periodo storico chiamato Terrore, poiché collaborò insieme a Robespierre e Saint-Just per mentenere viva la legge dei Sospetti. Finì con loro sul patibolo dopo il Colpo di Stato del 9 Termidoro nel 1794, dopo essere stato presidente della Convenzione Nazionale e del Comitato di Salute Pubblica tra il 1793 e il 1794.

Georges Couthon, altro collaboratore di Robespierre negli anni del Terrore.

NICOLAS DE CONDORCET (1743 – 1794)

Collaborò con Diderot e d’Alembert per redigere l’Enciclopedia nella seconda metà del XVIII secolo. Scienziato e illuminista, durante la Rivoluzione fece parte dei Girondini opponendosi alla pena di morte del sovrano. Fu presidente dell’Assemblea Nazionale nel 1792 e membro della Gironda, e si batté perché l’Assemblea Nazionale Costituente riconoscesse i diritti delle donne. Arrestato da Robespierre in quanto suo avversario politico, si suicidò in carcere nel 1794, quattro mesi prima della fine del Terrore.

Nicolas de Condorcet, una delle vittime del Terrore di Robespierre.

JEAN-MARIE ROLAND (1734 – 1793)

Membro della Convenzione Nazionale nel club dei Girondini, di cui fu fondatore, venne processato nel 1792 con l’accusa di aver trafugato dei documenti pubblici per favorire il suo partito. Oppositore dei Montagnardi, visse gli ultimi mesi della sua vita da fuorilegge e si tolse la vita il 10 novembre 1793.

Jean-Marie Roland, avversario di Robespierre negli anni del Terrore.

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