QUADRI DI VAN GOGH AD ARLES

Vincent van Gogh (1853 -1890) è un famosissimo pittore olandese che ha vissuto in Francia dal 1875 al 1890, anno del suo suicidio avvenuto a Auvers-sur-Oise (regione Île-de-France).

La sua prima residenza fu Parigi, dove visse col fratello minore Theo, ma trascorse diverso tempo anche in Bretagna.

In Francia conobbe vari pittori post-impressionisti tra cui Toulouse-Lautrec e, più importante, Paul Gauguin. Con Gauguin vi fu una stretta amicizia soprattutto nel 1888, quando vissero entrambi ad Arles, nel sud della Francia. L’amicizia venne purtroppo troncata da un evento drammatico: nel dicembre 1888 Van Gogh si tagliò un orecchio in seguito a un forte litigio con Gauguin, molto probabilmente dovuto alle numerose divergenze artistiche tra i due.

Autoritratto di Van Gogh.

Oggi i dipinti di Van Gogh (se ne contano circa 900, tra cui molti autoritratti) sono esposti sia in Europa che negli Stati Uniti. In Francia sono conservati al Museo di Orsay e al Museo Rodin che si trovano entrambi a Parigi.

Ad Arles, nell’anno 1888, l’artista dipinse i suoi quadri più famosi al mondo all’interno della celebre “Casa gialla” (Maison jaune), e cioè dove viveva da artista povero a Place Lamartine, n°2. Oggi la casa non esiste più: venne distrutta dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, ma fu immortalata dal pittore nel 1888 e per questo sappiamo oggi com’era fatta.

“Casa Gialla” di Van Gogh (1888).

I suoi quadri più celebri in assoluto sono quelli dal titolo “I girasoli” (Les Tournesols), una serie di dipinti con lo stesso soggetto: il fiore più amato dall’artista, con gli stessi colori caldi del sud della Francia. Il quadro sottostante, in particolare, venne dipinto sempre nel 1888 e si trova alla Neue Pinakothek di Monaco di Baviera.

Uno dei dipinti della serie “I girasoli” di Vincent Van Gogh (1888).

Altro dipinto importantissimo – quasi iconico – è quello dal titolo “Camera di Vincent ad Arles” (La Chambre à coucher), e raffigura appunto la stanza in cui il pittore viveva all’interno della “Casa gialla”. Anche di questo soggetto sono presenti più dipinti, e in particolare tre. I tre dipinti si trovano in tre luoghi differenti, tra cui il Museo di Orsay di Parigi.

“La camera di Vincent ad Arles” di Van Gogh (1888).

La bellissima cittadina di Arles e la sua Place du Forum (Piazza del Foro) furono immortalate dal pittore nel dipinto “Terrazza del caffè la sera, Place du Forum” (La Terrasse du Café, la nuit) sempre del 1888. Il caffè esiste ancora, ed è mèta di molti turisti. Come nei tre dipinti precedenti, anche in questo quadro si trovano colori caldi e colori freddi a contrasto tra loro. Oggi lo si può ammirare al Museo Kröller-Müller di Otterlo (Olanda).

“Terrazza del caffè la sera, Place du Forum” di Van Gogh (1888).

La vita notturna di Arles viene raffigurata anche nel dipinto “Il caffè di notte” (Café la Nuit), dello stesso anno. Il dipinto si trova esposto all’Art Gallery dell’Università di Yale e raffigura il Café Alcazar, poco lontano dalla Casa Gialla di Van Gogh. Un dipinto simile venne realizzato anche da Gauguin, che visse ad Arles insieme a lui.

A differenza degli altri dipinti, non vi è più uso del blu ma del contrasto tra rosso e verde, che insieme forniscono un’idea di disagio, a imitazione dei sentimenti dei clienti: nottambuli di dubbia moralità che la sera si ritrovano senza far niente in un locale ancora aperto.

“Il caffè di notte” di Van Gogh (1888).

Un altro luogo della città che venne immortalato dall’artista fu “Il cortile dell’ospedale ad Arles” (Le jardin de la maison de santé), e si tratta di quello che oggi si chiama Espace Van Gogh. Vincent Van Gogh venne ricoverato in questo ospedale – oggi in disuso- nel 1889, per problemi psichiatrici su richiesta dei suoi vicini di casa. A differenza delle altre opere d’arte, questa è appunto dell’anno nel quale fu paziente presso l’ospedale.

“Il cortile dell’ospedale ad Arles” di Van Gogh (1889).

Altro dipinto iconico è quello dal titolo “Notte stellata sul Rodano” (Nuit Étoilée sur le Rhône) del 1888, che si trova oggi al Museo di Orsay. In questo dipinto è immortalata la bellezza del Rodano nelle ore più tarde della notte, attraverso un magnifico contrasto tra il giallo delle stelle nel cielo e riflesse, e il blu della notte e dell’acqua.

“Notte stellata sul Rodano” di Van Gogh (1888).

Dal titolo molto simile è anche il dipinto “Notte stellata” (Nuit étoilée) dello stesso anno, conservato anch’esso al Museo di Orsay. Anche in questo dipinto, i due colori predominanti sono il blu e il giallo, ai quali si aggiungono il verde e più dettagli del paesaggio.

“Notte stellata” di Van Gogh (1888).

Infine, un’altra famosissima serie di quadri realizzati ad Arles da Van Gogh è quella del “Ponte di Langois” (Pont de Langlois). I dipinti si trovano oggi in diversi musei, tra cui il Rijksmuseum Kröller-Müller di Otterlo (Olanda), il Museo Wallraf-Richartz di Colonia e il Museo Van-Gogh di Amsterdam.

Uno dei dipinti della serie “Il ponte di Langlois” di Van Gogh (1888).

Van Gogh appartiene alla corrente pittorica definita Post-Impressionismo, una fase artistica che si pone a cavallo tra l’Impressionismo del 1860 e l’Espressionismo dei primi anni del Novecento. Per la precisione, Van Gogh, come Gauguin, fu un Simbolista e uno dei maggiori esponenti del Post-Impressionismo.

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