RENATO CARTESIO

René Decartes (1596 -1650), conosciuto in italiano come Renato Cartesio, è stato un importantissimo filosofo e matematico francese e uno dei padri del pensiero scientifico moderno. A lui si deve l’invenzione del metodo delle coordinate per identificare la posizione di un punto nello spazio, e quindi del piano geometrico che prende appunto nome di “piano cartesiano”.

René Descartes (Renato Cartesio) ritratto da Frans Hals (1649). Pubblico dominio.

Lo scienziato iniziò a interessarsi di matematica e fisica, e successivamente di filosofia e metafisica, dopo aver studiato dai Gesuiti. I suoi precedenti studi scientifici influirono massivamente sul suo pensiero filosofico, e ne divennero la colonna portante. Tuttavia, la dura lotta tra cattolici e ugonotti, e la “paranoia” che il protestantesimo aveva indotto nel cattolicesimo tanto da spingerlo a condannare il pensiero scientifico che andava affermandosi nel XVII secolo, visto come una minaccia della propria autorità, costrinsero Cartesio a emigrare in Olanda, e poi successivamente in Svezia, dove morì (secondo alcune versioni di polmonite, secondo altre avvelenato con l’arsenico).

Come la maggior parte dei filosofi del XVII secolo, Cartesio eleva il pensiero ad attività principe dell’essere umano, espressione della sua stessa esistenza. Il pensiero è per lui soprattutto attività del “dubitare”, da cui deriva l’esigenza di trovare dei criteri per eliminare l’incertezza che domina la mente dell’uomo (o “sostanza pesante”, come lui la chiama, in contrapposizione alla “sostanza estesa”, ossia la materia).

Nel 1637 pubblicò la sua opera più famosa: “Discorso del Metodo” o “Discours de la méthode” (1637). In quest’opera il filosofo espone i quattro punti chiave del proprio metodo scientifico, formulato per accertarsi della veridicità dei fatti attraverso un procedimento meticoloso e razionale:

  1. EVIDENZA: Ogni cosa può essere definita come “verità” solo se esistono prove evidenti della sua veridicità.
  2. ANALISI: Dividere ciascun problema in “tappe” in modo da poterlo affrontare gradualmente.
  3. SINTESI: Condurre l’insieme dei propri pensieri in maniera ordinata iniziando dal più semplice per arrivare al più complesso.
  4. ENUMERAZIONE: Al termine del processo analitico, riesaminare ciascuna fase attraverso verifiche ed enumerazioni per essere certi di non aver tralasciato nulla.

La filosofia di Cartesio è famosa per quello che è chiamato “dubbio metodico” o “dilemma cartesiano”, ossia per essere portavoce della dottrina secondo cui è necessario dubitare di tutto per arrivare alla conoscenza della verità, facendo tabula rasa nella propria mente di tutto ciò che si crede conoscere e sapere. Il dubbio, nella filosofia di Cartesio, costituisce l’unica certezza, ed anche l’espressione del pensiero. Il pensiero, espresso attraverso il dubbio, sarebbe a sua volta espressione dell’esistenza. Famosissima è infatti la frase pronunciata dal filosofo in latino: “Cogito ergo sum” (Penso dunque sono), altrimenti detta “Dubito ergo sum”.

Dal momento che l’esistenza dell’individuo si esprime attraverso il dubbio, se ne deduce che l’esistenza è imperfetta e che l’individuo, assieme alla realtà fenomenica, è a sua volta imperfetto. Se si avverte questa imperfezione, è perché è possibile operare un confronto con l’assoluta perfezione; in altre parole, l’essere umano è in grado di paragonarsi alla perfezione totale perché questa esiste, ed è Dio.

L’esistenza di Dio viene dimostrata da Cartesio attraverso più di un ragionamento, ma sempre attraverso il mero uso della ragione, scevro da qualsiasi tipo di emotività: Dio, ad esempio, esiste come primo motore del mondo, colui che ha messo in moto gli astri e tutto ciò che si muove; esiste in quanto nessun essere potrebbe avere in sé l‘idea di “divinità” se questa non esistesse; inoltre, Dio esiste in quanto essere perfetto, cioè completo di ogni cosa, compresa l’esistenza.

Se sei interessato alla filosofia, visita anche la pagina dedicata ai FILOSOFI TEDESCHI e al CIRCOLO DI VIENNA che trovi nel blog di grammatica e cultura tedesco-austriaca parliamotedesco.altervista.org/blog.

Non dimenticare di visitare anche la pagina su BLAISE PASCAL, un altro grande filosofo francese.

TORNA AI PERSONAGGI