IL TRAGICO DESTINO DI LUIGI XVII

Luigi XVII, nato Luigi Carlo di Borbone (Louis Charles de Bourbon), fu sovrano di Francia dal 1793 al 1795, anno della sua morte.

Luigi XVII di Francia.

Terzo figlio del re Luigi XVI e della regina Maria Antonietta, era nato nel 1785 dopo Maria Teresa Carlotta (1778) e Luigi Giuseppe (1781), che morì il 4 giugno 1789 di tubercolosi ossea, proprio nel pieno svolgimento degli Stati Generali che di lì a poco portarono alla proclamazione dell’ Assemblea Nazionale (17 giugno) e dunque alla Rivoluzione Francese (14 luglio).

Con la morte di Luigi Giuseppe, Luigi Carlo divenne il nuovo Delfino di Francia, ossia l’erede al trono.

Molto amato dalla madre per la sua costituzione robusta (a differenza del fratello continuamente ammalato fin dalla nascita), veniva da lei chiamato vezzosamente “mon chou d’amour” (così come la sorella veniva chiamata “Mousseline”), ma fu accudito soprattutto dalla sua balia, Agathe de Rambaud.

Il 6 ottobre 1789 venne trasferito assieme alla famiglia reale dalla reggia di Versailles al palazzo disabitato delle Tuileries, di fronte alla vecchia reggia del Louvre di Parigi. Assieme alla sorella maggiore, si trovò inoltre sulla carrozza che nel giugno 1791 trasportava il re e la regina per tentare la fuga dalla Francia, e che fu poi fermata a Varennes e costretta a tornare a Parigi.

Il 10 agosto 1792 venne portato con il resto della famiglia nella Torre (o prigione) del Tempio (così chiamata perché fondata dai Cavalieri Templari), dove rimase per il resto dei suoi giorni.

Quando il padre, Luigi XVI, fu ghigliottinato il 21 gennaio 1793, Luigi Carlo divenne il nuovo sovrano col nome di Luigi XVII, sebbene la monarchia fosse già stata dichiarata decaduta e fosse stata proclamata la repubblica nel settembre 1792. A causa della sua giovane età, lo zio paterno in esilio, il conte di Provenza (futuro Luigi XVIII), si autoproclamò Reggente fin quando il nipote non avesse acquisito la maggiore età.

Il 3 luglio 1793 venne allontanato dalla madre, posto in un’altra cella e affidato al ciabattino analfabeta Antoine Simon, membro dei Cordiglieri (fazione più estremista dei rivoluzionari) e della Comune di Parigi, perché venisse condizionato ad appoggiare la Rivoluzione e a testimoniare contro Maria Antonietta che sarebbe stata giudicata nell’autunno di quell’anno. L’intenzione dei rivoluzionari era quello di screditare Maria Antonietta non solo come sovrana, ma anche come madre.

Le testimonianze riguardo alle cure che il ciabattino ebbe per Luigi XVII sono molto contrastanti: non si è ad oggi in grado di affermare se fosse trattato con affetto oppure no. Tuttavia, il bambino veniva accudito, oltre che da Simon, anche dalla moglie di questi, Marie-Jeanne Aladame, che pare gli si fosse molto affezionata. In quel periodo, gli vennero insegnate anche alcune canzoni rivoluzionarie. Simon fu poi tra coloro che perirono un anno dopo sulla ghigliottina per mano di Robespierre (periodo del Terrore).

Il 6 ottobre 1793 Luigi XVII testimoniò di fronte al tribunale rivoluzionario quando si aprì il processo contro Maria Antonietta, che il 1° agosto era stata trasferita alla Conciergerie del Palazzo di Giustizia di Parigi, mentre i due figli erano rimasti nella Torre del Tempio. Luigi XVII firmò alcuni documenti in cui accusava di comportamenti incestuosi verso di lui sua madre e sua zia Élisabeth, sorella minore di Luigi XVI. Le accuse, tuttavia, furono di là a breve riconosciute come false.

  Maria Antonietta fu poi ghigliottinata il 16 ottobre di quell’anno.

Il 19 gennaio 1794 Simon smise di occuparsi del giovane Luigi e la cella dove il bambino dormiva fu blindata lasciando solo una piccola fessura per far passare il cibo. Nei messi successivi, venne visitato solamente da Robespierre, e poi da Barras (capo del Direttorio) dopo gli eventi del 9 termidoro (fine del Terrore). Trovandolo gravemente deperito, fu predisposto che la sua cella venisse pulita e che gli fosse assegnato un valletto che si occupasse di lui. Fu scelto Jean Jacques Christophe Laurent, un creolo che si occupò del bambino fino al dicembre 1794.

Il 31 marzo 1795 Luigi XVII fu affidato a un nuovo valletto, Étienne Lasne, ma la sua salute appareve molto compromessa dalle condizioni in cui viveva. Venne visitato dal dottor Pierre-Joseph Desault, e in seguito dai medici Philippe-Jean Pelletan e Jean-Baptiste Dumangin. Secondo tutti, le sue condizioni erano talmente gravi che nessuna cura sarebbe servita a farlo ristabilire.

Infatti, Luigi XVII morì l’8 giugno 1795 di tubercolosi, contratta da molto tempo. Venne sepolto nel cimitero di Sainte-Marguerite di Parigi, dove ancora oggi si trova una piccola tomba, ma molto probabilmente costruita anni dopo. Si ignora ancora oggi dove possano essere dispersi i resti. Il cuore è custodito nella Basilica di Saint-Denis, alla periferia di Parigi.

Il 19 dicembre 1795 la sorella Maria Teresa, rimasta fino a quel momento in un’altra cella della Torre del Tempio, venne liberata attraverso le negoziazioni degli ambasciatori del cugino Francesco I (ultimo imperatore del Sacro Romano Impero e primo imperatore d’Austria dal 1806) che la scambiarono con alcuni prigionieri francesi catturati dalle truppe austriache. Venne portata a Vienna alla corte imperiale e morì nel 1851. Sposò il cugino Luigi Antonio di Borbone (figlio di Carlo X) a cui era stata promessa fin dalla nascita. Non ebbero figli.

Se sei interessato al destino di Maria Teresa di Borbone, prima figlia di Maria Antonietta, vai alla pagina dedicata alla CONTESSA DELLE TENEBRE.

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