L’UOMO NEL MURO

Nel quartiere di Montmartre di Parigi (18° arrondissement), oltre ai tanti monumenti di cui è già stato parlato nella pagina principale (vedi link in fondo) e nella pagina dedicata alle tre case di Montmartre, esiste una statua molto particolare, unica nel suo genere: si tratta del “Passe-muraille”, ovvero “l’uomo che attraversa il muro”.

Questa statua, opera del 1989 di Jean Marais, si trova davanti alla casa dello scrittore Marcel Aymé (1902 – 1967) che visse in questo quartiere a partire dalla fine degli anni ’20 del Novecento. Il personaggio si ispira infatti ad un suo racconto breve, che narra di un uomo, Monsieur Dutilleul, che riuscì a diventare ricco grazie al dono di attraversare i muri, poiché questo gli permetteva di compiere furti e malefatte. Ma ahimè, lo stesso uomo, per colpa di alcune medicine sbagliate, una notte rimase intrappolato nella parete fuggendo dal marito della donna amata, e lì rimase per sempre.

Oggi, la statua rappresenta una parte della cultura e della storia del quartiere di Montmartre, poiché proprio qui il racconto è ambientato, e in questo stesso muro, dove oggi si trova la statua, narra che l’uomo sia intrappolato. Così cita il testo originale del racconto, dal titolo “Le passe-muraille” (L’uomo che attraversava i muri): “Il y avait à Montmartre, au troisième étage du 75 bis de la rue d’Orchampt, un excellent homme nommeé Dutilleul qui possédait le don singulier de passer à travers les murs sans en être incommodé “ (Viveva a Montmartre, al terzo piano del 75 bis di rue d’Orchampt, un uomo eccellente chiamato Dutilleul che possedeva il dono singolare di passare attraverso i muri senza alcuna difficoltà.)

Cartina che mostra i luoghi in cui è ambientata la storia e dove si trova la statua. Procedendo verso est da Place Marcel Aymé (CERCHIO VERDE), si arriva a rue Norvins, che è citata nella storia assieme a Rue d’Orchampt (LINEE ROSSE). Nella cartina è indicato il Moulin de la Galette di Rue Lepic come punto di riferimento. Immagine modificata tratta da Google Maps.

E così termina la storia: “Dutilleul était comme figé à l’intérieur de la muraille.Il y est encore à présent, incorporé à la pierre. Les noctambules qui descendent la rue Norvins à l’heure où la rumeur de Paris s’est apaisée, entendent une voix assourdie qui semble venir d’outre-tombe et qu’ils prennent pour la plainte du vent sifflant aux carrefours de la Butte. C’est Garou-Garou Dutilleul qui lamente la fin de sa glorieuse carrière et le regret des amours trop brèves. Certaines nuits d’hiver, il arrive que le peintre Gen Paul, décrochant sa guitare, s’aventure dans la solitude sonore de la rue Norvins pour consoler d’une chanson le pauvre prisonnier, et les notes, envolées de ses doigts engourdis, pénètrent au cœur de la pierre comme des gouttes de clair de lune.” (Dutilleul era come fissato dentro il muro. È ancora lì presente, incorporato nella pietra. I nottambuli che discendono per rue Norvins nell’ora in cui il chiasso di Parigi si è acquietato, sentono una voce soffocata che sembra venire dall’oltretomba e la scambiano per il lamento del vento sibilante ai crocevia della collina. È Garou-Garou Dutilleul che lamenta la fine della sua gloriosa carriera e il rimpianto degli amori troppo brevi. Alcune notti d’inverno accade che il pittore Gen Paul, prendendo la sua chitarra, si avventuri nella solitudine sonora della rue Norvins per consolare con una canzone il povero prigioniero, e le note, involandosi dalle sue dita intorpidite, penetrano nel cuore della pietra come gocce di chiaro di luna).

La statua del Passe-muraille (il passamura) si trova a Place Marcel Aymé, proprio a lato della casa che fu dello scrittore, nella zona ovest di Montmartre. Aymé è oggi sepolto a Montmartre nel cimitero di Saint-Vincent.

Nel racconto viene citato anche il pittore Gen Paul (1895 – 1975) che era amico dell’autore e viveva vicino casa sua.

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