LA GUERRA DI CRIMEA

Pagina dedicata al conflitto chiamato “Guerra di Crimea” (1853-1856), una guerra combattuta tra la Russia (alleata con l’Austria) e l’ Impero Ottomano alleato con la Francia e l’Inghilterra (e in seguito anche con il Regno di Sardegna) per il controllo dei territori del Mediterraneo e delle regioni dei Balcani di fede ortodossa.

(Scritto da Elisa Quaglia)

ASSEDIO DI SEBASTOPOLI
“Assedio di Sebastopoli”, di George Baxter (1853-1854). Reperibile su sv.wikipedia. Pubblico dominio.

PREMESSE DEL CONFLITTO (1853)

  • Nella seconda metà del XIX secolo, i territori dell’Asia Minore e della penisola balcanica sono comandati dall’Impero Ottomano (Turchia), ancora oggi famoso per essere stato uno degli imperi più estesi e longevi della storia. L’impero viene fondato da Osman Gazi (dal suo nome deriva la parola “ottomano”) nel 1299 e ha termine nel 1922 (dura quindi 623 anni), quando viene sostituito dalla moderna Repubblica Turca. All’epoca del conflitto, l’impero ottomano, con capitale Costantinopoli (oggi Istanbul), è comandato dal sultano Abdülmecid I.
  • In Francia è sul trono l’imperatore Napoleone III, nipote di Napoleone Bonaparte. Questi è imperatore dei francesi, e non di Francia, in quanto la sua carica è stata ottenuta tramite elezione, prima come Presidente della Repubblica nel 1848 e poi come imperatore dal 1852.
  • In Inghilterra è sul trono la regina Vittoria, della casata degli Hannover. Il primo ministro è George Hamilton Gordon, IV conte di Aberdeen.

Queste sono le tre potenze occidentali che nel 1853 comandano l’Oriente, e che hanno interesse a espandere i loro domini in quest’area (o a non perderli per mano di altre potenze).

  • In Russia è sul trono lo zar Nicola I.
  • Il regno di Sardegna è governato da Vittorio Emanuele II e il primo ministro è Camillo Benso, conte di Cavour.
  • L’Austria esercita la sua egemonia nel Regno Lombardo-Veneto ed è comandata dall’imperatore Francesco Giuseppe I.
  • L’Asia minore (dai Balcani fino al Mar Nero) è sotto il controllo dell’impero ottomano, che comprende anche Gerusalemme. Sparsi all’interno dell’impero vivono popolazioni di fede musulmana, ortodossa e cattolica.
  • La Russia si trova completamente tagliata fuori dai mercati del Mediterraneo e dei Balcani dalle tre potenze sopra citate che comandano l’Oriente (Francia, Inghilterra e Impero Ottomano).

ORIGINI DEL CONFLITTO (1853)

  • Lo zar chiede al sultano Abdülmecid I di ottenere la giurisdizione sulla popolazione ortodossa e sui territori cristiani (Bulgaria e Romania, compresa Gerusalemme) presenti all’interno dell’impero Ottomano. Le ragioni che lo spingono non sono solo economiche: il potere dello zar – minacciato dalle rivolte dei contadini contro lo spietato servaggio esercitato in Russia, per le quali è necessario applicare forti misure di repressione – si basa ed è sostenuto dal modello di un sovrano assoluto che fa da “buon padre ” ai suoi sudditi, in quanto difensore di tutta la cristianità ortodossa. E’ pertanto necessario che Nicola I integri sotto la sua giurisdizione ogni singolo ortodosso, sia in territorio russo che altrove, in modo da mantenere saldo e compatto il suo potere.
  • Il sultano respinge la richiesta dello zar.
  • 2 luglio 1853: In risposta al rifiuto del sultano, lo zar invade la Moldavia e la Valdacchia, stati vassalli dell’impero ottomano. La scelta di questi due territori non è casuale: essi sono costituiti da principati piccoli, semi-indipendenti dal 1830 e di fede non musulmana; inoltre, nel 1849 lo zar aveva anche ottenuto il potere di intervenirvi militarmente con le sue truppe; pertanto, Nicola I si aspetta che la sua occupazione non spinga il sultano a esporsi in una guerra per dei piccoli e inutili staterelli, con il rischio poi di perderla. Infatti, in caso di entrata in guerra, la Russia conta anche sull’appoggio dell’Austria, dal momento che lo zar l’ha aiutata nel 1849 a sedare la rivolta in Ungheria.
  • La Russia chiede all’Austria di intervenire in suo favore occupando la Serbia e l’Erzegovina, ma Francesco Giuseppe non accetta di buon grado una rivalsa russa sull’impero ottomano: se infatti la Russia vincesse il conflitto, la sua egemonia sui Balcani rischierebbe di minacciare i confini austriaci; pertanto non obbedisce alla richiesta ma rimane ufficialmente alleato dello zar.
  • Francia e Inghilterra, preoccupate per i loro possedimenti in Oriente, si alleano immediatamente con il sultano, risentiti dell’offensiva russa. Napoleone III, in particolar modo, ha bisogno di rafforzare il proprio potere, basato sul consenso dell’esercito, con una vittoria militare. I conflitti con la Russia sono anche dovuti alla diversa ideologia politica che la divide dalla Francia: lo zar è un sovrano assoluto, il cui potere si basa sull’ereditarietà; il potere di Napoleone III è stato invece ottenuto tramite elezione dopo votazione da parte del popolo francese. In più, Napoleone III è animato dal desiderio di vendicare la severa sconfitta inflitta a suo nonno Napoleone I da parte dei russi nel 1812 (“la Guerra Patriottica“). Per far valere le proprie ragioni, fa riferimento anche ad alcuni documenti del 1740 che stabiliscono che i cattolici di Palestina vengano assegnati alla giurisdizione francese. Dal punto di vista inglese, invece, il primo ministro Aberdeen  sente minacciate le vie d’accesso all’India della flotta britannica (non bisogna dimenticare che dal 1839 al 1842 l’Inghilterra aveva già dovuto affrontare una prima guerra dell’oppio contro la Cina, cosa che aveva rischiato di compromettere seriamente gli scambi commerciali dall’India).
  • 20 luglio 1853: L’invasione dei territori turchi da parte della Russia spinge l’esercito ottomano fin sul Danubio, minacciando i confini austriaci. Questa situazione allarma fortemente Francesco Giuseppe, che decide definitivamente di non appoggiare le decisioni della Russia, seppure in debito con lei. Per far arretrare l’esercito ottomano, l’Austria, desiderosa di salvaguardare i propri interessi su i Balcani, propone ad Abdülmecid I di fare alcune concessioni ai cristiani in terra turca senza che queste costituiscano una minaccia alla sua autorità, in modo da fare contenti sia lo zar che il sultano. Tuttavia, Napoleone III insiste affinché nel trattato proposto dagli austriaci sia aggiunta la clausola che il sultano non muti mai tali concessioni senza prima accordarsi con la Francia e la Russia (Nota di Vienna): questo permetterebbe alla Francia di mantenere il controllo sulle regioni comandate dai turchi e di non perdere il suo ruolo di “protagonista” negli affari orientali.
  • 5 agosto 1853: La Russia accetta le condizioni imposte dalla Francia, ma il sultano rifiuta categoricamente di controfirmare il trattato. Nonostante ciò, il 7 settembre la Russia si proclama vincitrice “morale” del conflitto, facendo scatenare l’indignazione della Francia e dell’Inghilterra, che convincono quindi il sultano a dichiarare guerra.
  • 22-23 settembre 1853: Le flotte della Francia e dell’Inghilterra attraccano sui Dardanelli.
  • 4 ottobre 1853: Il sultano dichiara ufficialmente guerra alla Russia.

IL CONFLITTO

  • Sotto l’influenza austriaca, i russi decidono di lasciare i principati occupati e di spostarsi nella penisola della Crimea, sul mar Nero, per far arretrare l’esercito ottomano.
  • La Moldavia e la Valacchia vengono occupate dagli austriaci con il benestare dell’impero ottomano e la promessa da parte di francesi e inglesi che durante la loro occupazione i territori del Lombardo-Veneto non verranno occupati da un esercito nemico né scoppierà un’insurrezione da parte della popolazione italiana.
  • 23 ottobre 1853: L’impero ottomano, spalleggiato da Francia e Inghilterra, attacca le flotte russe sul Danubio.
  • 28 ottobre 1853: L’impero ottomano occupa Calafat, una città sul Danubio, dove costruisce una trincea.
  • 4 novembre 1853: I russi attaccano l’esercito ottomano ma, da quel momento in poi, riportano una serie di sconfitte.
  • 30 novembre 1853: Vittoria dei russi sui turchi presso il porto di Sinope, evento sanguinoso passato alla storia come “massacro di Sinope“. Questo evento convince Francia e Inghilterra a passare al contrattacco il 4 gennaio 1854.
  • 5 gennaio 1854: Sconfitta russa a Cetate (Romania) da parte degli alleati turchi.
  • 27 febbraio 1854: Francia e Inghilterra impongono allo zar un ultimatum che non viene accettato.
  • 27-29 marzo 1854: Francia e Inghilterra dichiarano ufficialmente guerra alla Russia.
  • 10 aprile 1854: Viene stipulata l’alleanza tra Francia e Inghilterra contro l’esercito russo.
  • 12 aprile 1854: La flotta inglese attracca a Copenhagen e in seguito a Stoccolma per chiedere al re di Svezia di unirsi alla coalizione anti-russa, ma non trova il suo favore. L’ 8 agosto 1854 francesi e inglesi offrono alla Svezia i possedimenti russi delle isole Åland (oggi Finlandia) appena conquistati, per convincere nuovamente la Svezia ad allearsi con loro, ma invano.
  • 14 aprile 1854 – 22 giugno 1854: assedio di Silistra da parte dei russi, che sono poi costretti ad abbandonare la città.
  • 28 maggio 1854: I francesi sbarcano a Varna (Bulgaria), ma poco tempo dopo la flotta è colpita da una grave epidemia di colera.
  • Estate 1854: la Francia attacca le città costiere russe sul mar Baltico, sul mar Bianco e sull’Oceano Pacifico per evitare che la flotta russa, molto più numerosa, si concentri in toto sulla penisola di Crimea.
  • Autunno 1854: I Russi, più numerosi degli alleati dell’impero ottomano, si rendono conto di essere loro notevolmente inferiori per quanto riguarda tecnologie e risorse belliche. Si decide pertanto la ritirata dopo la battaglia di Alma coi francesi (20 settembre).
  • 17 ottobre 1854- 9 settembre 1855:  Assedio della città  e base navale russa di Sebastopoli (oggi tornata a far parte della Russia dal 2014), al quale partecipa anche il romanziere russo Lev Tolstoj. Questa vicenda sarà per lui fonte d’ispirazione nello scrivere i “Racconti di Sebastopoli”. La città resiste 349 giorni all’assedio da parte dei turchi, dei francesi e degli inglesi. Durante questo periodo di tempo, l’Inghilterra chiede l’intervento del Regno di Sardegna (dicembre 1854) e la flotta italiana sbarca a Balaklava (quartiere di Sebastopoli) nel maggio del 1855, dove gli alleati franco-inglesi hanno la loro roccaforte e dove il 25 ottobre 1854 si era combattuta una battaglia senza sostanziali esiti. Cavour spera di poter far guadagnare territori al regno di Sardegna alleandosi con gli Stati vincitori, ma la flotta viene anch’essa colpita dal colera, che uccide il generale Alessandro La Marmora (fratello di Alfonso) nel giugno del 1855. Il 9 settembre dello stesso anno, Sebastopoli cade sotto l’assedio.
  • 2 marzo 1855: Morte dello zar Nicola I per una polmonite. Gli succede il figlio Alessandro II.
  • 7 agosto 1855: Assedio di Kars (oggi Turchia) da parte dei russi. Sonora sconfitta russa.
  • 16 agosto 1855:  Battaglia della Cernaia e vittoria della coalizione sui russi.
  • 7 settembre 1855:  Battaglia di Malachov e vittoria francese sui russi.
  • 1° febbraio 1856:  Armistizio e fine della guerra di Crimea. Inizio delle trattative di pace.
  • 25 febbraio- 16 aprile 1856:  Congresso di Pace di Parigi.

CONCLUSIONI

  • Sconfitta della Russia, che deve cedere la Moldavia e la Valacchia all’Impero Ottomano. La flotta russa lascia il Caucaso e le viene imposto l’obbligo di non attraccare più sulle coste del Mar Nero e del Mar Baltico. Perde la Bessarabia e subisce la rivincita morale da parte della Francia, vendicatasi dell’esito della Guerra Patriottica.
  • Solo ai turchi viene concesso il diritto di attraccare la flotta sul Bosforo e sui Dardanelli.
  • Vittoria morale del regno di Sardegna; dopo il conflitto, prende vita un’intesa con la Francia.
  • Nascita dell’ostilità tra Russia e Austria.

(Tutte le informazioni qui presenti sono di pubblico dominio).

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