PAOLINA BONAPARTE, LA PRINCIPESSA BORGHESE

Paolina Bonaparte (nata Maria Paola Buonaparte) era la seconda sorella di Napoleone Bonaparte, primo imperatore dei Francesi.

C’è chi afferma fosse la sorella prediletta di quest’ultimo, mentre altri affermano che la prediletta fosse Elisa, di poco più grande di Paolina. Certo è che Napoleone si espresse sempre in maniera entusiasta riguardo a lei, definendola “la più bella donna del suo tempo”.

Paolina Bonaparte fu infatti sempre ammirata per la sua bellezza, e immortalata nella celebre scultura di Antonio Canova ultimata nel 1808, in cui viene rappresentata come Venere vincitrice (Vénus victorieuse).


La stessa Paolina fu sempre molto legata a suo fratello, infatti fu l’unica della famiglia a seguirlo nel suo esilio sull’isola d’Elba e l’unica che vendette alcuni suoi gioielli per finanziare la battaglia di Waterloo. Dopo che Napoleone fu esiliato a Sant’Elena, Paolina chiese addirittura alla diplomazia tedesca di essere condotta sull’isola assieme a lui, ma la sua richiesta non fu accolta.

Paolina nacque ad Ajaccio il 20 ottobre 1780 da Carlo Maria Buonaparte e Maria Letizia Ramolino. Sesta figlia della coppia (ma seconda femmina), passò la sua infanzia in Corsica con i fratelli Giuseppe, Napoleone, Luciano, Maria Anna (detta Elisa), Luigi, Carolina e Girolamo.

In famiglia era chiamata “Paoletta”, che divenne “Paulette” e successivamente “Pauline” quando la famiglia si trasferì dalla Corsica in Francia nel 1793. La decisione di lasciare l’isola fu di Napoleone, all’epoca poco più che ventenne, a causa della guerra tra la fazione filo-inglese e filo-francese che era scoppiata dal 1790. La guerra in Corsica fu determinata dalla decisione di Pasquale Paoli, eroe della guerra d’indipendenza della Corsica da Genova (talvolta definito “padre della Corsica“), di vendere l’isola agli inglesi. Nel 1796 lo stesso Napoleone fece cambiare il cognome di famiglia da “Buonaparte” a “Bonaparte” perché suonasse più francese.

Paolina Bonaparte scolpita come Venere vincitrice da Antonio Canova.

La famiglia Bonaparte si trasferì a Marsiglia, dove iniziò a frequentare l’alta società. Qui Paolina ricevette la proposta di matrimonio del generale Junot e del giornalista Fréron, ma Napoleone concesse la mano della sorella solamente al suo amico il generale Charles Leclerc nel 1797. Poco più tardi, ella seguì il marito di stanza a Port-au-Prince (Haiti) e poi a Santo Domingo, sempre accolta nei frivoli salotti dell’alta borghesia.

Rimasta vedova nel 1802, Paolina iniziò ad avere in Francia numerose relazioni che fecero temere a Napoleone per la sua carriera politica, in quanto la condotta della sorella generava scandalo tra la benpensante società del suo Paese. Per questo, assieme al fratello Giuseppe, decise di darla in sposa un anno dopo al principe Camillo Borghese di Roma, in modo da allontanare la sorella dalla Francia e portarla in Italia. Il matrimonio, tuttavia, fu un fallimento completo e Paolina continuò ad avere numerose relazioni extraconiugali. La coppia si separò definitivamente nel 1806, senza mai divorziare.

Dopo questo matrimonio, Paolina diventò proprietaria di un’immensa fortuna e venne sempre ricordata dai posteri come “la principessa borghese”.

Tra i numerosi amanti che ebbe, il più famoso fu senz’altro Auguste de Forbin. Tuttavia, la vita di Paolina non fu mai felice, anche perché nel 1804 subì la gravissima perdita del figlioletto Dermide avuto dal primo marito. Questo evento fece sprofondare Paolina in una profonda depressione dalla quale non si riprese più.

Morì di cancro al fegato nel 1825, a soli 44 anni, e fu sepolta nella Cappella Borghese di Santa Maria Maggiore a Roma, dopo essere deceduta nella Villa Fabbricotti di Firenze.

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