LA BASILICA DI SAINT-DENIS

La Basilica di Saint-Denis è una meravigliosa cattedrale in stile gotico situata nell’omonimo comune di Saint-Denis, poco più a nord di Parigi.

Per la precisione, si tratta del primo edificio religioso al mondo costruito in stile gotico, uno stile architettonico nato proprio in Francia grazie all’opera di ristrutturazione dell’antico edificio voluta dall’abate Sugerio.

Facciata della basilica di Saint-Denis. Opera propria di Thomas Clouet tratta dal sito Wikipedia.org in italiano. Voce: “Basilica di Saint-Denis”.

Suger de Saint-Denis (l’abate Sugerio) era un monaco benedettino dell’ordine cluniacense nato nel 1080. Uomo estremamente colto ed eccelso scrittore, fu consigliere del re Luigi VI e reggente di Francia quando Luigi VII “Il giovane” (l’ultimo che utilizzò l’appellativo “re dei Franchi”) partì per la seconda crociata nel 1147 (vai anche alla pagina su ELEONORA D’AQUITANIA per saperne di più su di lui). Grazie alle sue idee innovative, Sugerio dette vita allo stile gotico, che andò pian piano sostituendo la precedente architettura romanica.

Attorno alla basilica si sviluppa l’abbazia di cui era a capo Sugerio, per questo molto spesso la basilica di Saint-Denis viene equiparata all’ “abbazia di Saint-Denis”, anche se il primo esempio di arte gotica è la basilica, e non l’abbazia circostante.

Interno della basilica di Saint-Denis. Opera propria di Arnaud 25 tratta dal sito Wikipedia.org in italiano. Voce: “Basilica di Saint-Denis”.

Oltre al fatto di essere il primo esempio di stile gotico della storia, la basilica, di culto cattolico romano, è famosa perché qui furono sepolti tutti i re francesi dal X al XVIII secolo. Qui si trova infatti la tomba di: Dagoberto I dei Merovingi (a cui è dedicata la famosa canzone “Le Bon Roi Dagobert”) che venne però realizzata parecchio tempo dopo la sua morte, (nel XIII secolo); di Francesco I e della moglie Claudia; di Luigi XII e Anna di Bretagna; di Enrico II e Caterina de’ Medici e di tutti i re della casa dei Borbone (Bourbon), compreso Luigi XVI.

Molte delle tombe e degli splendidi monumenti funebri, tuttavia, sono vuoti perché vennero profanati durante la Rivoluzione Francese. I cuori di Francesco I e Francesco II sono invece conservati in dei monumenti funebri a parte, sempre all’interno della basilica.

Qui venne inoltre battezzato Enrico di Navarra quando si convertì dal calvinismo al cattolicesimo per diventare re di Francia col nome di Enrico IV. Fu in quell’occasione che pronunciò la sua celeberrima frase: “Parigi val bene una messa”.

Tomba di re Dagoberto I. Opera propria di Parsifall tratta dal sito Wikipedia.org in italiano. Voce: “Basilica di Saint-Denis”.

Il comune, così come la basilica e l’abbazia, prendono nome da San Dionigi (Saint-Denis), vescovo di Parigi martirizzato nel 250 d.C. (vai a I SANTI DI PARIGI per saperne di più). Il comune fu infatti costruito sulle rovine del vecchio cimitero gallo-romano in cui venne sepolto il santo.

La basilica fu ristrutturata da Sugerio nel 1136. Sua fu l’idea di costruirla con uno stile architettonico nuovo, che glorificasse Dio. Le vetrate, ad esempio, tipiche del nuovo stile, furono introdotte perché le navate (in tutto tre) fossero inondate di luce, simbolo della divinità.

Allo stesso modo, le alte colonne, volutamente sottili perché entri la luce, unite dagli archi rampanti, con le finestre ad arco a sesto acuto e le volte a crociera sotto la cupola, dovevano essere il simbolo del desiderio di elevarsi verso Dio nell’alto dei cieli.

Altra veduta dell’interno della basilica, con visibili gli elementi principali dello stile gotico. Opera propria di Parsifall tratta dal sito Wikipedia.org in italiano. Voce: “Basilica di Saint-Denis”.

È dunque nel 1136 che nasce questo nuovo stile, chiamato poi “gotico” in senso dispregiativo da Filippo Vasari nel ‘400 quando a Firenze nacque l’Umanesimo, poiché il clima di innovazione che aveva permeato il capoluogo toscano faceva sembrare gretto e arretrato lo stile precedente.

Sugerio si occupò di modificare il coro, il deambulatorio e la facciata della chiesa, che infatti presenta ancora elementi dello stile precedente: il romanico. Le navate e il coro superiore furono invece modificati un secolo più tardi.

Nell’Ottocento furono compiuti altri lavori di ristrutturazione della chiesa, tra cui l’aggiunta del bellissimo organo, del portone centrale raffigurante la Passione e la Risurrezione di Cristo e la demolizione della torre nord nel 1847 (la facciata presenta infatti solo la torre sud).

Sulla facciata ci sono tre portali, il cui più importante è senza dubbio quello centrale, detto “Portale del Giudizio” (come quello della cattedrale di NOTRE-DAME DI PARIGI). Il nome è dovuto al rilievo della sua arcata che raffigura il Giudizio Universale, con le anime beate a destra del Cristo e le anime dannate a sinistra. La composizione è completata dai 24 anziani dell’Apocalisse, mentre le colonne che sostengono il tutto raffigurano le vergini sagge e le vergini stolte della parabola delle Dieci Vergini.

Il Portale del Giudizio della Basilica di Saint-Denis. Opera propria di Parsifall tratta dal sito Wikipedia.org in italiano. Voce: “Basilica di Saint-Denis”.

A destra si trova il “Portale dell’Ultima Comunione” con l’immagine di san Dionigi, sant’Eleuterio e san Rustico che ricevono un’ultima volta la Comunione direttamente dalle mani del Cristo, prima del martirio. Le colonne ai lati sono una sorta di calendario, con i mesi dell’anno rappresentati dai diversi lavori agricoli compiuti in quei mesi.

A sinistra vi è invece il “Portale del Martirio”, così chiamato poiché i bassorilievi dell’arcata soprastante raffigurano il martirio dei santi scolpiti sopra il precedente portone, mentre le colonne che la sostengono raffigurano i segni zodiacali.

All’interno della basilica, si trova la famosa scultura della Madonna col Bambino in legno policromo e gli stupendi stalli lignei.

Il bellissimo coro è circondato da sette cappelle radiali e ha una cripta sottostante con alcune tombe più antiche.

Il monumento funebre di Luigi XVI e Maria Antonietta. Opera propria di Eric Pouhier tratta dal sito Wikipedia.org in italiano. Voce: “Basilica di Saint-Denis”.

La pianta della chiesa è a croce latina con transetto, con il tetto verde in rame.

La bellezza del gotico, all’epoca considerato affatto oscuro come viene descritto oggigiorno, fece sì che questo importante stile architettonico si propagasse in tutta la Francia e poi in tutta Europa.

Altre informazioni sulla basilica di Saint-Denis e sul gotico sono presenti alla pagina sui GARGOYLE.

(Tutte le immagini presenti sono state riprodotte con Licenza Creative Commons)

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