A Parigi, accanto all’ Hôtel national des Invalides, si trova il museo dedicato al più celebre scultore francese di tutti i tempi: il museo Rodin.
Auguste Rodin è stato lo scultore più affascinante ma anche più controverso del XIX secolo, che tuttavia non ebbe mai il giusto riconoscimento da parte del mondo accademico suo contemporaneo. Dopo aver intrapreso studi tradizionali (senza però riuscire mai a entrare all’Accademia di Belle Arti), si distaccò dai dettami romantici e simbolisti della sua epoca creando uno stile tutto suo, vale a dire una fusione tra Realismo, Romanticismo e Simbolismo.
Fu influenzato nella sua opera soprattutto da Donatello e Michelangelo, lasciando ai posteri sculture di rara bellezza che fanno di lui il padre della scultura moderna. Se sei interessato, vai anche alla pagina dedicata ai PRIGIONI DI MICHELANGELO contenuti al MUSEO DEL LOUVRE.
François Auguste René Rodin nacque a Parigi nel 1840. La sua fama esplose nel 1874 con la scultura “L’età del bronzo” (L’Âge d’airain), talmente realistica che venne accusato dai contemporanei di averla realizzata con un modello. Durante l’Esposizione Universale di Parigi del 1900, l’artista espose in un solo padiglione ben 150 opere.
Il museo Rodin si trova a Rue de Varenne, nel 7° arrondissement (Rive gauche), all’interno dell’ex albergo dove l’artista visse gran parte della sua vita: l’elegante Hôtel Biron in stile Rococò. Oggi è uno dei musei più visitati di Parigi e del mondo.
Tra le 28.000 opere qui contenute, vi sono:
1. IL PENSATORE (Le Penseur)
2. LA PORTA DELL’INFERNO (La Porte de l’Enfer)
3 IL BACIO (Le Baiser)
4. L’UOMO CHE CAMMINA (L’homme qui marche)
5. I BORGHESI DI CALAIS (Les Bourgeois de Calais)
Questo gruppo scultoreo raffigura un evento storico della Guerra dei Cent’Anni: quando sei uomini borghesi offrirono la propria vita agli inglesi in cambio della liberazione della città. Vennero poi risparmiati dalla regina Filippa, moglie di Edoardo III d’Inghilterra.
Per saperne di più su questo evento storico e sui personaggi che vide coinvolti, vai anche alle pagine su:
L’ALBERO GENEALOGICO DI FILIPPO IL BELLO
CHI ERA IL PRINCIPE NERO DEL GALLES?
6. LE TRE OMBRE (Les trois ombres)
