IL BARONE HAUSSMANN

Il barone Georges Eugène Haussmann (1809 – 1891), meglio conosciuto solo come Barone Haussmann (baron Haussmann), è stato un importante politico francese del Secondo Impero.

Dal 1853 al 1870 fu prefetto del dipartimento della Senna (oggi non più esistente), il cui capoluogo era costituito dalla capitale francese di Parigi, e successivamente venne nominato barone dall’imperatore Napoleone III per i servigi resi.

Il barone Haussmann è famoso per aver dato un aspetto completamente nuovo alla città di Parigi, attraverso il grande piano urbanistico haussmanniano che doveva compiacere i desideri di modernizzazione dell’imperatore.

Napoleone III, infatti, desideroso di dare alla capitale un “look” più moderno privandola delle sue stradine strette e dei suoi vicoli (che agli inizi dell’Ottocento avevano permesso la costruzione di barricate durante la Rivoluzione di luglio), decise nel 1852 di affidare ad alcuni prefetti il progetto di ristrutturazione della città per aumentarne gli spazi aperti ed esaltarne la bellezza. In particolare, il barone Haussmann – allora sottoprefetto – venne proposto dal ministro degli interni Victor de Persigny per le sue idee ambiziose e innovative che avrebbero dato più splendore e un tocco più decoroso alla città.

“Boulevard di Montmartre di notte”, di Camille Pissarro (1897).

La capitale era stata già in parte modificata nel Seicento dal ministro delle finanze Colbert, consigliere di Luigi XIV, che aveva deciso di eliminare molti dei viottoli medievali e di aggiungere maestosi viali alberati. Ma fu con Haussmann che Parigi venne maggiormente trasformata ed acquistò finalmente l’aspetto imponente per cui è famosa ancora oggi, attraverso la costruzione di lunghi viali, eleganti edifici e di piazze che avevano lo scopo di esaltare i monumenti (e dunque la storia di Francia).

In particolare, la “Parigi haussmanniana”, ossia la Parigi di oggi, voluta da Haussmann, è famosa per i grandi boulevards (viali) celebrati anche da Camille Pissarro nei suoi dipinti. Inoltre, Haussmann supervisionò la costruzione del bellissimo Opéra Garnier, che fino agli anni ’80 ha costituito il Teatro dell’Opera di Parigi.

Ma il suo lavoro non si limitò a questo: Haussmann si occupò anche del risanamento della città attraverso il miglioramento delle rete fognaria, costruì parchi e attrezzature e aumentò l’altezza delle facciate.

Opéra Garnier di Parigi.

Haussmann venne nominato prefetto del dipartimento della Senna nel 1853, onde poter assolvere all’incarico affidatogli dall’imperatore, così avviò il suo progetto di ristrutturazione che durò fino al 1869.

Durante quegli anni, però, le trasformazioni volute da Haussmann vennero fortemente criticate dai cittadini, soprattutto perché richiesero ingenti tassazioni, e il barone fu accusato quasi di speculazione edilizia dai suoi detrattori (il più famoso dei quali fu Jules Ferry che nel 1867 scrisse il pamphlet “Les comptes fantastiques d’Haussmann” o “I racconti fantastici di Haussmann”).

Si ritirò perciò dalla vita pubblica nel 1870 e morì nel 1891 a Parigi.

Oggi, però, l’opera di Haussmann non è giudicata negativamente; anzi, le opere di costruzione e ampliamento delle strade, i parchi e i monumenti costituiscono un vanto per la città, nella quale si trova un boulevard a lui dedicato (Boulevard Haussmann).

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