THÉOPHILE GAUTIER

Théophile Gautier (1811-1872) è stato un letterato francese esponente del Romanticismo, famoso soprattutto per aver scritto l’opera in prosa “Il Capitan Fracassa” (Le capitaine Fracasse) del 1863, dalla quale ottenne maggior successo durante la vita. L’opera riprende il nome della divertente maschera carnevalesca italiana, nonostante i suoi contenuti fortemente romantici e talora drammatici.

Fotografia giovanile di Théophile Gautier.

La storia, ambientata nel XVII secolo in Guascogna, narra delle vicende amorose del giovane barone di Sigognac, unitosi ad una compagnia di attori nella quale interpreta il personaggio di “Capitan Fracassa”. Qui il giovane si innamora della bella collega Isabella, un’attrice che recita assieme a lui nella compagnia, sebbene quest’ultima sia già fortemente bramata dal perfido duca di Vallombrosa, geloso di chiunque le si avvicini. Saputo poi dell’innamoramento del giovane barone per Isabella, e di Isabella per il barone, il perfido duca cercherà prima di uccidere il rivale, e in seguito lo sfiderà a un regolare duello. Vistosi sconfitto, deciderà poi di rapire Isabella e di tenerla prigioniera nel suo castello, dove verrà liberata dal barone che ferirà il duca con la spada credendo di averlo ucciso. Solo alla fine si scoprirà che il duca di Vallombrosa e Isabella sono in realtà, senza saperlo, fratello e sorella, perciò alla fine la ragazza potrà sposarsi con il suo innamorato senza più alcun impedimento.

Gautier non fu solo scrittore, ma anche poeta, giornalista e critico letterario. In vita si dedicò a diversi tipi di attività letteraria, ognuna delle quali traboccante di grande sentimento.

Innamorato della Spagna e dell’Italia come Alfred de Musset, scrisse le raccolte poetiche a loro dedicate “España” del 1845, “Italia” (Italie) del 1852″ e “Viaggio in Italia” (Voyage en Italie) del 1875. E’ inoltre famoso per la raccolta di saggi “Grotesques” del 1844, per la raccolta di poesie “La commedia della morte” (La comédie de la mort) del 1838, e per i racconti “Novelle” (“Nouvelles”) del 1845), “Romanzi e racconti” (Romans et contes) del 1857 e “Il romanzo della mummia” (Le roman de la momie) del 1858. Quest’ultimo narra della romantica storia di Tahoser, una ragazza egiziana anch’essa contesa tra due uomini come Isabella di “Capitan Fracassa”, uno dei quali è nientemeno che il potente faraone d’Egitto.

Sul tema dell’Egitto, Gautier aveva scritto nel 1838 anche il racconto “Una notte di Cleopatra” (Une nuit de Cléopâtre), che ebbe però meno fortuna. Un altro racconto ambientato nel mondo antico è “Arria Marcella. Ricordo di Pompei” (Arria Marcella,. Souvenir de Pompéi) del 1852.

Una sua opera piuttosto famosa è il romanzo “Mademoiselle de Maupin”, scritto tra il 1835 e il 1836, la cui trama ricorda “La dodicesima notte” di William Shakespeare, in quanto narra di una giovane donna che gira il mondo vestita da uomo facendo innamorare di sé sia uomini che donne come la protagonista della commedia inglese. Di questo romanzo è famosa soprattutto la prefazione, in cui lo scrittore espone le sue teorie sull’arte e sulla letteratura.

Nello stesso anno uscì “La morta innamorata” (La Morte amoureuse), racconto dai toni horror che parla di una donna vampiro di nome Clarimonda, la quale getta un sortilegio sul sacerdote Romualdo facendogli vivere una doppia esistenza.

Altre opere di Gautier sono: la raccolta “Poesie” (Poésies) del 1830, opera con cui esordì; la raccolta “Smalti e cammei” (Émaux et camées) del 1852; e i trattati “Le belle arti in Europa” (Les beaux-arts en Europe) del 1855-56, “Storia del’arte drammatica in Francia da venticinque anni” (His toire de l’art dramatique en France depuis vingt-cinq ans) scritto tra il 1858 e il 1859, e “Storia del Romanticismo” (Histoire du Romantisme) pubblicato postumo nel 1874.

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