L’UOMO ROSSO DELLE TUILERIES

Oggi, a Parigi, è ammirabile il bellissimo giardino delle Tuileries (“Tegolerie”), un famoso luogo di divertimenti della capitale di Francia che deve la sua notorietà alle sue favolose attrazioni e alla sua splendida ruota panoramica.

Il giardino si trova di fronte al museo del Louvre a est e Place de la Concorde a ovest, la piazza proprio all’entrata dell’Avenue des Champs-Elysées (vai alla pagina dedicata al GIARDINO DELLE TUILERIES per avere maggiori informazioni e trovarne le foto).

“Pomeriggio al parco delle Tuileries” di Adolph von Menzel.

Anticamente, all’interno del giardino sorgeva un sontuoso palazzo voluto dalla regina Caterina de’ Medici (1519 – 1589), moglie del re di Francia Enrico II, quando il consorte morì. Il palazzo oggi non esiste più, perché fu incendiato nel 1871 per volere della Comune di Parigi in quanto simbolo del potere imperiale, visto che nell’ ‘800 era stato la dimora dell’ultimo imperatore Napoleone III. Dopodiché, venne definitivamente abbattuto nel 1883 dall’Assemblea nazionale, cosicché oggi non ne resta più nulla.

Legata al vecchio palazzo, vi è un’antica leggenda oggi in parte dimenticata: quella dell’ Uomo rosso (petit homme rouge) delle Tuileries.

Si racconta che nel Cinquecento, per costruire il maestoso edificio oggi completamente distrutto, dovettero essere rase al suolo molte fabbriche di tegole (“tuiles”, da qui il nome del giardino) e alcuni mattatoi. Un macellaio, in particolare, si rifiutò di sottostare al decreto reale e di abbandonare i grandi casermoni in cui lavorava. Si chiamava Jean l’ écoucher (Giovanni lo scorticatore), nome fittizio che è gli stato attribuito dalla tradizione.

Secondo la leggenda, Caterina de’ Medici, famosa per il suo carattere deciso e ostinato, si liberò di lui assoldando un certo cavaliere di Neuville per ucciderlo. Questi, una notte, ferì a morte il macellaio che cadde a terra in un lago di sangue dicendo: “Siate maledetti, tu e i tuoi padroni! Io ritornerò!” (Soyez maudits, toi et tes maîtres! Je reviendrai!). Nei giorni successivi, sia il cavaliere di Neuville che l’astrologo di Caterina, Cosimo Ruggieri, ebbero visioni di un fantasma avvolto da una nebbia rossa – come il suo sangue – che preannunciava disgrazie, ed erano certi che si trattasse proprio del fantasma di Jean l’écoucher.

Caterina de’ Medici era dedita all’esoterismo e alla magia (per saperne di più, vai alla pagina su NOSTRADAMUS), e quando anch’ella ebbe la visione in sogno del fantasma che le preannunciava la sua cacciata dal palazzo delle Tuileries e la sua morte vicino a Saint-Germain (a Parigi e nei dintorni vi sono diversi luoghi che hanno questo nome, in quanto legati alla figura del vescovo San Germano), decise di abbandonare la dimora appena fatta costruire. La regina morì poi nel castello della Loira di Blois, e per una coincidenza (o forse no) il prete che le dette l’Estrema Unzione si chiamava Laurent de Saint-Germain.

Da allora, si dice che il fantasma sia comparso in ogni anno significativo della storia di Francia per preannunciare sciagure di ogni tipo: sono famose le date del 1610, prima dell’assassinio del re Enrico IV; del 1715 per la morte di Luigi XIV; del 1792 in occasione della fine della monarchia; del 1815 prima della disfatta di Waterloo; del 1824 per la morte di Luigi XVIII e del 1871 quando il palazzo venne incendiato. Si dice che anche la regina Maria Antonietta lo vide, negli anni in cui era prigioniera all’interno del palazzo.

Quando, nel 1871, il palazzo venne definitivamente bruciato dalle fiamme, alcuni affermarono di aver visto la sagoma del fantasma al suo interno. Da allora, pare che questa creatura, vera o immaginaria che sia, non sia apparsa mai più, distrutta assieme alla sua dimora.

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