MARIA MADDALENA

Maria di Màgdala (o Maddalena) è una santa venerata dalla Chiesa cattolica, il cui culto è estremamente importante in Francia.

La Maddalena è un famoso personaggio descritto nei 4 Vangeli ufficiali: di lei si racconta che fosse una prostituta (“una peccatrice di quella città“, Lc 7:37) che si era redenta divenendo una fervente discepola di Gesù Cristo dopo averlo incontrato in casa di un fariseo (“egli disse alla donna: «La tua fede ti ha salvata; và in pace!», Lc 7:50). In quell’occasione, ella avrebbe lavato i piedi di Gesù con le sue lacrime e poi asciugati con i suoi lunghi capelli (“si rannicchiò piangendo ai piedi di lui e cominciò a bagnarli di lacrime, poi li asciugava con i suoi capelli, li baciava e li cospargeva di olio profumato“, Lc 7:38).

“Maria Maddalena”, dipinto di Guido Reni del 1635. Immagine di pubblico dominio.

Nel culto cristiano, viene identificata anche con un altro personaggio narrato dai Vangeli: “Maria di Betania”, amica di Gesù assieme a sua sorella Marta e a suo fratello Lazzaro. Di quest’ultimo si racconta addirittura che venne resuscitato da Gesù Cristo dopo essere morto e già stato sepolto (“E, detto questo, gridò a gran voce: «Lazzaro, vieni fuori!». Il morto uscì, con i piedi e le mani avvolti in bende, e il volto avvolto da un sudario. Gesù disse loro: «Scioglietelo e lasciatelo andare», Gv 11:43).

L’identificazione di Maria di Màgdala con Maria di Betania è dovuta alla forte analogia tra la peccatrice narrata dal Vangelo di Luca e un episodio descritto dal Vangelo di Giovanni: “Sei giorni prima della Pasqua, Gesù andò a Betània, dove si trovava Lazzaro, che egli aveva risuscitato dai morti. E qui gli fecero una cena: Marta serviva e Lazzaro era uno dei commensali. Maria allora, presa una libbra di olio profumato di vero nardo, assai prezioso, ne cosparse i piedi di Gesù e poi li asciugò con i suoi capelli, e tutta la casa si riempì del profumo di quell’unguento.” (Gv 12:1-3).

Nei Vangeli si racconta anche della costante presenza della Maddalena tra le donne che erano al seguito di Gesù, e che quest’ultimo avesse fatto uscire da lei ben sette dèmoni (C’erano con lui i Dodici e alcune donne che erano state guarite da spiriti cattivi e da infermità: Maria di Màgdala, dalla quale erano usciti sette demòni, Lc 8:2).

Ella fu anche tra coloro che rimasero assieme a Gesù durante la Crocifissione (“Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria di Clèofa e Maria di Màgdala“, Gv 19, 25-26).

Ma questo personaggio è famoso, all’interno del culto cristiano, soprattutto per essere stata la prima persona a cui Gesù apparve dopo la sua Resurrezione, in un celeberrimo incontro narrato nel Vangelo di Giovanni (“Mentre piangeva, si chinò verso il sepolcro e vide due angeli in bianche vesti […] Ed essi le dissero: «Donna, perché piangi?». Rispose loro: «Hanno portato via il mio Signore e non so dove lo hanno posto». Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù che stava lì in piedi; ma non sapeva che era Gesù […] Gesù le disse: «Maria!». Essa allora si voltò verso di lui e gli disse in ebraico: «Rabbunì!», che significa: Maestro! Gesù le disse: «Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma và dai miei fratelli e dì loro: Io salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro». Gv 20, 11-17). Maria Maddalena, dunque, è famosa per essere stata la prima testimone della Resurrezione di Gesù Cristo, l’evento più importante della sua vita e del culto cristiano, sia cattolico che protestante.

“Maria Maddalena”, di Nicola Régnier. Immagine di pubblico dominio.

Di lei non vi sono altre notizie ufficiali. Infatti, altri episodi che la vedono protagonista sono descritti nei Vangeli apocrifi, non riconosciuti dalla fede cristiana in quanto di ritrovamento più tardivo rispetto ai quattro ufficiali (di Matteo, Marco, Luca e Giovanni) e quindi di dubbia autenticità. La stessa Maddalena viene ritenuta autrice di un Vangelo apocrifo, il Vangelo di Maria, andato perduto e poi ritrovato attraverso vari frammenti nel XIX e XX secolo.

Altre leggende su di lei la vogliono come sposa o compagna di Cristo, anche se il fatto non è mai stato riconosciuto da nessun culto cristiano in quanto narrato solamente nei Vangeli apocrifi.

La sua figura è altresì legata anche ad una famosa leggenda, la quale racconta che, dopo la Resurrezione e Ascensione di Gesù, la santa andò a rifugiarsi in Francia meridionale assieme ad altri personaggi molto importanti legati al Salvatore, come Giuseppe di Arimatea (che si occupò della sua deposizione dalla Croce e dell’inumazione nel Santo Sepolcro, come riportano i quattro Vangeli ufficiali), Maria di Giacomo (o Jacobi) e Maria Salomè.  Assieme a loro, si dice che vi fossero anche la sorella e il fratello di Maria di Màgdala (Marta e Lazzaro), nonché la sua serva Sara la Nera, sfuggiti alla persecuzione verso i cristiani che ebbe luogo in Palestina immediatamente dopo la morte di Gesù.

Sempre secondo la leggenda, questi riuscirono ad intraprendere il loro viaggio su di una barca senza remi e senza timone guidata dalla Divina Provvidenza, che li condusse nella regione della Provenza-Alpi-Costa-Azzurra, dove la Maddalena rimase fino alla morte. In questo luogo, a ricordo della sua permanenza, si trovano edificate diverse chiese e monumenti a lei dedicati, come la Basilica di Santa Maria Maddalena a Saint-Maximin, nel dipartimento di Var, e la Sainte-Baume, la grotta dove si dice che la Maddalena abbia vissuto come eremita nella stessa cittadina.

Si narra poi che Maria Maddalena e San Massimino vescovo di Aix-en-Provence, da cui prende nome il piccolo paese della Provenza-Alpi-Costa azzurra (Saint-Maximin), ebbero modo di conoscersi, e che la santa spirò proprio tra le sue braccia. Secondo alcune leggende, la loro conoscenza sarebbe avvenuta perché san Massimino giunse anch’egli in Francia sulla barca senza timone, assieme alla Maddalena e ai suoi fratelli.

Mentre la Maddalena si fermò a Saint-Maximin-la-Sainte-Baume, le altre due Marie (Maria di Giacomo e Maria Salomè) e la serva Sara la Nera (oggi patrona dei gitani) proseguirono verso la cittadina della Camargue che oggi prende appunto nome Saintes-Maries-de-la-Mer (Sante Marie del mare). Lazzaro rimase a Marsiglia, Marta andò a Tarascona (che, si dice, liberò dalla presenza del mostro Tarasca) e Giuseppe di Arimatea in Gran Bretagna.

Il culto verso questi santi è fortemente sentito in questa parte della Francia. Anche a Rennes-le-Château, piccolo paese dell’Occitania (regione confinante con la Provenza-Alpi-Costa Azzurra), nel mese di maggio si festeggia lo sbarco di Maria Maddalena assieme ai suoi fratelli e ad una bambina. Non si conosce bene l’identità di quest’ultima: secondo alcuni, potrebbe trattarsi di Sara la Nera (in gitano “Sara la Kalì”, cioè “Sara la gallica”), secondo altri, nientemeno che della figlia che la Maddalena ebbe da Gesù, e Sara potrebbe essere appunto il suo nome. A causa di tali leggende, nello stesso paesino fu fatta costruire nel 1059 la chiesa di Maria Maddalena, dove sorge ancora.

In Francia questa santa gode di una venerazione particolare, e ancora oggi “Madeleine” è un nome francese molto diffuso (era anche il nome della creatrice di alcuni dolcetti francesi a forma di conchiglia molto famosi: se si interessato, vai alla RICETTA). Anche a Parigi è famosa la chiesa della “Madeleine“, situata vicino agli Champs-Élysées.

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