PAPI FIORENTINI

Firenze, “città gentil dell’arte” non fu solo la culla del Rinascimento, ma anche di molti Papi fiorentini, che divennero famosi per le importanti imprese politiche e per essere stati i committenti di molte opere d’arte conosciute ed apprezzate ancora oggi in tutto il mondo.

Il primo Papa nato a Firenze fu Giovanni de’ Medici, figlio di Lorenzo Il Magnifico e di Clarice Orsini, che salì al soglio pontificio col nome di Leone X. Questo Papa è degno di nota per tre importanti caratteristiche: l’importante famiglia dalla quale proveniva; la giovane età alla quale fu eletto il 9 marzo 1513, cioè a soli 38 anni; il fatto di essere stato l’ultimo Papa a possedere il titolo di semplice diacono al momento della sua elezione.

In vita fu politico attivo nella mediazione tra Francia e Stato Pontificio – all’epoca nemici fra loro (vai alla pagina su LA FRANCIA E LE GUERRE D’ITALIA e sul re FRANCESCO I per sapere come mai) – ed introdusse la lingua volgare nella liturgia fino ad allora in latino, nonostante la sua opera venne poi abolita dal Concilio di Trento di Paolo III nel 1545. Morì a soli 46 anni, il 1° dicembre 1521, per un “improvviso malore” che fece pensare ad un avvelenamento.

L’anno prima, nel 1520, aveva scomunicato Martin Lutero, il monaco tedesco che aveva dato vita alla RIFORMA PROTESTANTE, e questo fu l’evento più importante della sua carriera e della sua vita.

Ritratto di Papa Leone X con i cardinali Giulio de’ Medici e Luigi de’ Rossi, dipinto da Raffaello (1632) e conservato al Museo degli Uffizi a Firenze

Gli successe Adriano VI, olandese, ma 4 anni dopo, nel 1525, un altro fiorentino occupò il trono di San Pietro: Giulio Zanobi, figlio illegittimo di Giuliano de’ Medici, che era fratello di Lorenzo il Magnifico (pertanto Giulio era cugino di Leone X). Egli fu eletto col nome di Clemente VII e divenne famoso per essere stato il tutore di Caterina de’ Medici (regina di Francia nel 1547) e per la scomunica contro Enrico VIII, re d’Inghilterra, che con l’Atto di Supremazia (1534) fondò la Chiesa Anglicana staccandosi da quella di Roma.

Ritratto di Clemente VII di Sebastiano del Piombo

Fu inoltre il committente degli affreschi della Cappella Sistina: a lui si deve il merito di aver commissionato a Michelangelo i bellissimi affreschi sul soffitto della cappella, e in particolar modo il Giudizio Universale. Anch’egli però morì giovane, a 56 anni, avvelenato da un fungo.

Il 1° aprile 1605 fu eletto un terzo papa fiorentino, anch’egli della famiglia Medici: Alessandro di Ottaviano de’ Medici, diplomatico di grande carisma, che assunse il nome di Leone XI a ricordo del suo predecessore. Il suo fu il più breve pontificato della storia, in quanto morì 26 giorni dopo la sua elezione per una grave malattia. Con lui finì la dinastia dei Papi della famiglia Medici ma non quella dei Papi fiorentini.

Ritratto di Leone XI

Il quarto Papa fiorentino fu infatti un Barberini, e per la precisione Maffeo Vincenzo Barberini, figlio del ricco mercante Antonio Barberini e di Camilla Barbadori, che fu eletto nel 1623 e assunse il nome di Urbano VIII. Indisse otto giubilei straordinari, ma è ricordato soprattutto per essere il Papa che costrinse all’abiura il pisano Galileo Galilei, nel 1633, che fu inquisito per aver dimostrato la non veridicità delle teorie aristoteliche sul cosmo e sul sistema solare che all’epoca costituivano i capisaldi della chiesa cattolica.

Urbano VIII morì nel 1644, a 74 anni, e le sue spoglie mortali furono deposte dove si trovano ancora oggi, nel monumento del Bernini all’interno della Basilica di San Pietro.

Ritratto di papa Urbano VIII dipinto da Gian Lorenzo Bernini nel 1632

Ultimo Papa fiorentino fu Lorenzo Corsini, figlio del nobile Bartolomeo e di Elisabetta Strozzi, che salì al trono col nome di Clemente XII nel 1730. In vita giurista, tesoriere e poi economista, fu committente della bellissima Fontana di Trevi, a Roma, progettata da Nicola Salvi. Morì nel 1740 a 84 anni.

Ritratto di Papa Clemente XII di Agostino Masucci

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