Bartolomeo Giuseppe Antonio Guarneri o solamente Antonio Guarneri (1666-1740), figlio di Giuseppe Giovanni Battista Guarneri, è forse il più celebre e importante liutaio di ogni tempo.
Nato a Cremona, sulle rive del Po, si distinse per essere il più grande artista all’interno di quella che è conosciuta come “la città dei liutai”. Qui infatti non nacque solo Antonio Guarneri, ma anche altri celebri liutai di fama internazionale come Andrea Amati e Antonio Stradivari.
Questi tre personaggi furono i capostipiti di tre importanti famiglie di liutai: gli Amati, gli Stradivari e i Guarneri. Della famiglia Amati si ricordano infatti anche Antonio Amati, Nicolò Amati e ben due Girolamo Amati. Della famiglia Stradivari si ricordano anche Francesco e Omobono.
Alcuni dei loro violini sono custoditi in una sala del palazzo comunale della città e costituiscono la più celebre collezione di strumenti ad arco del mondo. Ma la tradizione dei liutai a Cremona non è morta con queste tre grandi famiglie: ancora oggi questa splendida città lombarda ospita numerose botteghe di liutai che costruiscono i preziosi strumenti con la stessa tecnica adoperata nel XVII secolo.
All’epoca di Antonio Guarneri si contavano addirittura più di 100 botteghe, oltre alle tre più famose. Ogni liutaio possedeva una particolare tecnica, una propria “firma personale” che veniva impressa allo strumento, tale da rendere unico il suono. I violini Guarneri, ad esempio, presentano un suono diverso rispetto agli Stradivari, da molti considerato più armonico ma anche più intenso, tant’è vero che “cannone” fu il soprannome dato al violino Guarneri da parte di Niccolò Paganini, violinista italiano vissuto a cavallo tra il XVIII e il XIX secolo.
Guarneri, però, aveva anche un altro modo personale di “siglare” le sue opere d’arte, e cioè attraverso il cristogramma “IHS”, con cui nel Medioevo veniva indicato il nome di Gesù Cristo. Per questa ragione, gli venne dato nel tempo il soprannome di “Guarneri del Gesù”, nomignolo che è sopravvissuto fino ai giorni nostri.