VINI E CHAMPAGNE

Lo champagne è il vino più famoso prodotto in Francia. Si tratta di un tipo di vino frizzante fatto con diverse uve bianche, il quale, a seconda della quantità di zucchero che contiene, si divide in dolce (doux), secco (sec) o brut. Quest’ultimo contiene una minore quantità di zucchero rispetto agli altri tipi di champagne, ed ha infatti un sapore più acidulo.

Più precisamente, lo champagne si divide (dalla varietà più dolce alla meno dolce) in:

Doux: > 50 g/L di zucchero

Demi-sec: 32-50 g/L di zucchero

Sec: 17-32 g/L di zucchero

Extra-sec: 12-17 g/L di zucchero

Brut: 6-12 g/L di zucchero

Extra-brut: 0-6 g/L di zucchero

Brut-nature (o dosage zéro): < 3 g/L di zucchero

La quantità di zucchero contenuta dipende sia dal tipo di uva utilizzata che dagli zuccheri aggiunti al mosto dal vinicoltore.

Lo champagne prende il nome dall’antica regione dello Champagne (Champagne-Ardenne, oggi divenuta Grand Est), situata nel nord-est della Francia, dove viene prodotto.

Secondo la leggenda, il suo inventore fu un monaco benedettino del XVII secolo di nome Dom Pérignon (il nome di battesimo era Pierre), il quale dedicò diversi anni alla selezione di alcune delle migliori uve bianche della regione, nonché all’elaborazione di una tecnica particolare di spremitura e invecchiamento (oggi chiamata champenoise) per ottenere un tipo di vino chiaro e frizzante dal gusto più o meno dolce a seconda della quantità di zucchero presente al suo interno.

Lo champagne è oggi famoso e apprezzato in tutto il mondo non solo per il suo delizioso sapore, ma soprattutto per le sue bollicine e per l’intensa schiuma che si libera non appena si stappa la bottiglia. La quantità di anidride carbonica che viene prodotta durante la fermentazione delle uve, infatti, produce una grande quantità di bollicine che costituisce la caratteristica principale di questa bevanda.

A causa di questa sua caratteristica così “briosa”, viene consumato durante le feste (soprattutto Capodanno) e nelle ricorrenze e celebrazioni ufficiali, ma anche durante le cene galanti, per via del romanticismo e dell’eleganza che sa ispirare: la notorietà dello champagne è dovuta infatti all’ampio consumo che ne facevano i nobili del XVIII secolo alla reggia di Versailles, in un’atmosfera raffinata e – per usare una parola francese – molto “chic”.

L’anidride carbonica contenuta è responsabile anche del sapore acido o acidulo dello champagne, maggiormente avvertito se la quantità di zucchero presente è molto bassa.

Gli champagne con quantità di zucchero più elevate, dal sapore dolce, si accompagnano con i dessert. Solo lo champagne brut, o tipi di champagne più acidi ancora, vengono utilizzati come aperitivo, oppure accompagnati a carne o pesce. Soprattutto il pesce, dal gusto più delicato della carne, si accompagna bene a champagne più acidi.

Si usa consumare lo champagne in calici di vetro dalla forma allungata chiamati flûte oppure dentro a coppe di vetro che, si dice, furono inventate proprio nel XVIII secolo secondo la misura del seno di Madame de Pompadour, la bellissima amante del re di Francia Luigi XV. Generalmente le flûte vengono utilizzate quando lo champagne funge da aperitivo o si accompagna a carne e pesce, mentre le coppe quando è consumato assieme ai dessert oppure per i brindisi.

Madame Pompadour, l’amante di Luigi XV.

Per gustare in maniera corretta questa deliziosa bevanda, occorre tenerla a bassa temperatura (circa 6-8°C) riponendo la bottiglia nel congelatore o nel portaghiaccio per circa 2 ore.

In base alla loro composizione, gli champagne si dividono ancora in:

  • MILLESIMATI: composti da uve della stessa annata, e perciò più invecchiati;
  • SENZA ANNATA: composti da uve di annate diverse; si tratta della maggior parte degli champagne, non sottoposti a invecchiamento.

Tipi di uve utilizzate per la loro produzione:

Chardonnay

Pinot Noir

Pinot Meunier

Pinot Blanc

Fromentau

Petit Meslier

Arbanne

Generalmente, le prime tre uve sono le più utilizzate, e vengono mescolate in uguali porzioni.

Dall’utilizzo di uve nere mischiate alle uve bianche si ottiene invece lo champagne rosé. Gli champagne tradizionali, composti solo da uve bianche, si chiamano anche champagne blancs, sebbene il termine sia poco usato.

In Francia, accanto allo champagne, è presente anche lo spumante, proprio come in Italia, ma si chiama “Crémant”.

A differenza dello champagne, viene prodotto anche in altre zone della Francia, e non solo nella regione dello Champagne. Inoltre, è meno consumato dello spumante, che è invece il vino frizzante più famoso che si trova nel nostro Paese.

Vini spumanti prodotti nella regione dello Champagne sono i “Mousseux”, che vengono prodotti dal XVIII secolo.

(Vai anche alla pagina sulla PREPARAZIONE DELLO CHAMPAGNE per saperne di più sull’argomento).

Oltre allo champagne e allo spumante, in Francia vi sono anche diversi vini di qualità molto pregiata, che prendono nome dal tipo di vitigno da cui derivano. Tra questi vi sono (oltre a quelli già menzionati per lo champagne) il:

Sémillon (bianco)

Syrah (rosso)

Merlot (rosso)

Cabernet Sauvignon (rosso)

Sauvignon (bianco)

Cabernet Franc (rosso)

Chenin Blanc (bianco)

Muscadet (bianco)

Grenache (rosso)

Il vino novello più famoso di Francia è il Beaujolais Nouveau, a cui è dedicata un’appendice a questo argomento.

(Se sei interessato, vai anche alla pagina sui LIQUORI FRANCESI).

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